sabato 30 giugno 2012
Quando la morte ci chiamerà
Viaggiamo nello spazio su una palla rotonda. Un miracolo di equilibrio fa sì che non ci bruciamo con il sole o non ci assideriamo senza. Da milioni di anni il nostro pianeta è sempre là, che si perfeziona. Migliaia di esseri sono nati e poi scomparsi. La loro evoluzione la chiamiamo storia. Il loro modo di parlare, linguaggio. I loro usi, costumi. Le più malvagie nefandezze sono state perpetrate dall'essere umano. Le più alte bellezze anche. Gli altri esseri, invece, seguono il perfezionarsi naturale del pianeta, mentre noi li abbiamo resi schiavi alla nostra natura predatrice. Su questo miracolo di pianeta l'uomo ha deciso di prendersi tutto, concedendo agli altri esseri e alle cose le briciole. L'uomo depreda anche i suoi simili. E' stata creata un'economia e dei valori che premiano alcuni e danneggiano gli altri. Contronatura. L'uomo si è poi perso nel mondo del mondo che lui stesso ha creato. Si è scordato chi è, da dove è partito. Anche se accanto a se la perfezione lo accompagna. L'uomo ha creato religioni e filosofie per spiegare l'inspiegabile. L'uomo è solo perché si è imprigionato in una gabbia. Quando la morte lo chiamerà, si risveglierà.
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