"I capoccion del mitico Pd
si son riuniti intorno a un caminetto
in una settantina o giù di lì
per studiar come battere il ducetto.
Dei settanta ognun va per la sua strada,
che è sempre quella dalla quale arriva,
non son squadra, sono una masnada
nel litigare alquanto recidiva.
C’è chi vuole saltare in groppa a Fini,
c’è chi vuole trattar col Cavaliere,
chi spera in Montezemolo e Casini.
“Elezion? Non c’è nulla da temere!”,
dice chi ancor non sa d’aver perduto
quattro regioni solo un mese fa.
“No alle elezioni!”, dice un altro astuto
nel casin di settanta sì…, no…, ma…
C’è che dice che è il tempo del programma,
chi vuol trovare in fretta gli alleati,
chi vive ancor lo spaventoso dramma
di Rutelli e Binetti trasmigrati.
L’idea che emerge è proprio straordinaria:
dieci parole chiave individuar
per mandar Berlusconi gambe all’aria.
Esempio: green economy, welfare,
giustizia, sanità, economia,
per farne poi proposte in Parlamento…
Dieci parole forti, strategia
che li faccia motor del cambiamento.
Suggerire ai settanta capoccioni
dieci parole? Non ci sembra vero:
“Andate tutti fuori dai coglioni,
poiché vogliamo ripartir da zero!”
(Carlo Cornaglia)
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