martedì 10 marzo 2009

Io mi vergogno di essere italiano. Io sono rom, romeno ed extracomunitario.


"Due fratelli albanesi di 33 e 37 anni hanno denunciato alla polizia di essere stati aggrediti da una trentina di italiani armati di mazze, bastoni, pietre. Quattro degli aggressori, secondo le vittime, erano anche armati di pistole. È successo poco prima di mezzanotte in via Paolo Ferdinando Quaglia, a Tor Bella Monaca, quartiere popolare di Roma, già teatro di episodi di razzismo: venti giorni fa, sette bottiglie molotov furono lanciate contro un negozio di articoli locali per la comunità dei romeni. "Romeni - come si leggeva nelle scritte che sono comparse successivamente sui muri della zona - che hanno infestato il quartiere". Ad ottobre, inoltre, un 36enne cinese era stato picchiato da un gruppo di ragazzi italiani.

Le vittime hanno raccontato che stavano passeggiando in strada quando sono stati accerchiati da quattro ciclomotori e quattro autovetture. Dalle auto sono scesi circa 30 uomini, tutti italiani, i quali hanno chiesto ai due se fossero romeni. I due fratelli hanno avuto solo il tempo di spiegare che erano di nazionalità albanese quando sono stati colpiti con bastoni e pietre.

Un racconto che però, a quanto si è appreso da fonti investigative, presenta molte lacune. I due, che hanno rifiutato le cure mediche, non sono stati in grado di fornire alla polizia alcun elemento utile per risalire agli aggressori. In base a quanto si apprende da fonti investigative i fratelli non hanno saputo descrivere, neppure sommariamente, nessuno dei trenta aggressori.

Le indagini proseguono ma se "dietro l'aggressione si nascondesse un elemento di intolleranza e ritorsione - ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno - sarebbe ancora più grave". (La Repubblica)

E ancora: "Un uomo di 30 anni, omosessuale, seguito dai servizi sociali del Comune per una lieve disabilità psichica e mentale, è stato aggredito, a calci e pugni, a Pordenone, da tre persone che sono poi fuggite.

La Squadra Mobile della Questura è riuscita comunque a identificarle e le ha denunciate alla magistratura per concorso in violenza privata aggravata. Si tratta di un uomo di 43 anni e di due giovani di 22 e 21 anni. I tre sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone per i reati di violenza privata tentata e continuata in concorso, aggravata per aver commesso il reato ai danni di un disabile.

L'episodio è avvenuto la sera del 23 gennaio nella piazza XX settembre, nel centro di Pordenone, ma è stato reso noto oggi dalla polizia, a conclusione delle indagini, durante le quali sono stati sentiti numerosi testimoni.

Secondo gli accertamenti, i tre hanno agito organizzando con precisione l'aggressione. "Volevamo dare una lezione ai froci", hanno detto i tre ai poliziotti nel corso degli interrogatori. Durante il pestaggio, hanno anche ripetutamente apostrofato la vittima con frasi ingiuriose".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma possibile che la polizia o i CC , o le stesse vittime, cioè le iene, o qualche giornalista non provvedono a rintracciare e denunciare in particolare quell'energumeno del pub di largo Preneste che minaccia , anzi tenta proprio di colpire col coltello la iena Calabresi ? Ma non sono reati questi, oltretutto aggravati dall'odio razziale ?

E se non ne avete il coraggio, date a me i dati di riferimento, che la denuncia la faccio io !

Franco Visentini
Parma

ilgorgon ha detto...

Sicuramente lo avranno denunciato. Ma il clima che si respira è irrespirabile.