All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
O la prigione o
i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la
storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà
pericolosamente compromesso.
La secolare
convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti
ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un
accordo formale di pacifica convivenza.
Invece, con
dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio
luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
Un innocuo
sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come
una Treccani sulla storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato
chiuso di forza senza nemmeno aver visionato il sito, accontentandosi
di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e
il cattivo tempo sull'isola.
Antichi
manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati
abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo
dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola,
chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis,
con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di
svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a
riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100
euro a bottiglia.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente
fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero
dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a
suo piacimento. Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi
l'isola grazie alla famiglia Guarenti (tre fratelli cresciuti a
Gorgona) e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua
proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica
adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i
suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio
per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo firmato un protocollo
d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad
un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza
ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. Questo, nvece di
ripristinare le corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione
Toscana. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni all'isola per
restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma senza pensare
prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un gorgonese.
Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo politico
sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per questo
stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi
contro il ministero di Giustizia, il Demanio di Stato, il Parco
dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per
non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili
della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti.
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
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