martedì 30 agosto 2016

Trembling4...

Prego la regia di stendere un velo pietoso su questo terremoto, sulla sua spettacolarizzazione, sulla sua messa in scena catto-ecumenica. sullo sfruttamento delle disgrazie altrui. Pregasi cambiare la sigla rai in radio-tv vaticana, di convertire i pseudo giornalisti asserviti in chierichetti, di darci la possibilità di avere notizie dal mondo e dal servizio pubblico che non siano sermoni o visioni di sciacalli. Un pensiero a quella povera popolazione terremotata dalla terra e distrutta dall'ipocrisia umana... .

domenica 28 agosto 2016

Show must go on...

Sulla pelle di quei poveri abitanti dove si é concentrata la forza del terremoto, lo spettacolo mediatico, politico e religioso sta mostrando, come al solito, il peggio di sé. Dopo le passarelle, gli eroi, i cani uomini, ora la spettacolarizzazione si fa religione di Stato, con interviste e sermoni di vescovi e preti miracolati, messe a tutte le ore e angeli in volo, mostrando un'Italia che non esiste, ad uso e consumo di replicanti del passato. La lugubre cappa della paura della morte e della Terra, viene utilizzata ad arte per far passare il messaggio cattolico del dopo morte, di una fede irrazionale, tutta tesa a nascondere la realtà delle cose ed inventare mondi inesistenti. ?Chi ha fatto cascare il campanile ha fatto peccato mortale' ha detto un vescovo, e via con la tiritera vaticana. Il volontariato, poi, copre quello che lo Stato non fa, qualche spicciolo dal cellulare che non si sa dove vada lava le coscienze, qualche coperta calma l'ipocrisia generale. Poco più in là, intanto, nell'indifferenza generale, migliaia di diseredati vengono respinti dalle stesse persone, migliaia di bambini uccisi, intere popolazioni ignorate, perché non fanno notizia... . Ma, a proposito, a parte il terremoto, cosa sta succedendo nel mondo?!?

sabato 27 agosto 2016

Ci sono terremoti che distruggono interi paesi. C'é uno Stato che cancella un intero paese. Firma e condividi per salvare l'isola di Gorgona...



All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e i gorgonesi è infatti ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un accordo formale di diversi anni fa. 
Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani della storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza da giudici sceriffo, che non hanno nemmeno visionato il sito,  ma si sono accontentati di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo a Gorgona.
 I loro manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati abbandonati alla rovina e il loro paese destinato al decadimento.
L'obiettivo dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100 euro a bottiglia. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.  Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi l'isola grazie alla famiglia Guarenti e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese.  Invece di ripristinare le corse pubbliche Toremar finanziate dalla Regione Toscana.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.

Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch

Restaurazione...

Possibile che nel 2016 la religione cattolica, sul servizio pubblico della rai, debba ancora rappresentare il sentimento comune degli italiani? Possibile che ad ogni importante celebrazione debbe esserci un crocefisso ed un sermone che fa riferimento alla religione cattolica? Possibile che le nostre istituzioni, che debbono essere laiche, continuino a fare riferimente adun' unica religione, quella cattolica? Possibile che nel 2016, con un'odissea nello spazio passata di 15 anni, il '68 e le rivoluzioni giovanili, i valori proposti dal servizio pubblico da noi pagato siano il Papa, i boy scouts, le parrocchie e via discorrendo? Sarà pur successo qualcosa dal Dopoguerra in poi? Forse la società sarà cambiata? E se é cambiata chi la rappresenta, non certo la rai? O no?!?

venerdì 26 agosto 2016

Trembling3...

Ieri sera ho dovuto chiudere ancora una volta la tv a causa di un servizio pubblico arrogante e stupido. Mentre uno degli invitati, presidente dehli geologi italiani o quant'altro, cercava di esprimere un concetto, del tipo 'il terremoto é come il respiro della Terra...', uno sgraziato conduttore di nome Bruno Vespa che paghiamo milioni di euro l'anno non si sa perché, lo interrompeva dicendo 'eh... ma il respiro degli uomini è più importante...'. Mamma mia quanta presunzione... ! Caro conduttore, se tu questo pianeta non lo lasci respirare e non ti adegui ai suoi ritmi, ma continui a farti uccidere da quattro mura costruite male, sei spacciato.... Perchè forse non te ne sarai accorto, preso dalla tua ignoranza e supponenza, ma non siamo niente di fronte ad un pianeta che sta in un universo infinito, ad una distanza giusta dal sole per avere la vita, con al suo interno energie incontrollabili... . Tu pensa pure che il tuo respiro é importante, perché lo é, ma non dimenticarti del Grande Respiro che ci permette di esistere..!

Dentice gorgonese...


mercoledì 24 agosto 2016

Io e Celine...


Salva l'isola di Gorgona. Firma e condividi...



All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e i gorgonesi è infatti ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un accordo formale di diversi anni fa. 
Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani della storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza da giudici sceriffo, che non hanno nemmeno visionato il sito,  ma si sono accontentati di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo a Gorgona.
 I loro manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati abbandonati alla rovina e il loro paese destinato al decadimento.
L'obiettivo dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100 euro a bottiglia. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.  Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi l'isola grazie alla famiglia Guarenti e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese.  Invece di ripristinare le corse pubbliche Toremar finanziate dalla Regione Toscana.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.

Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch

Trembling...

Quando vedrò la stessa mobilitazione ed interesse suscitato dal terremoto per quelli che affogano nel Mediterraneo, per i profughi ammassati alle frontiere, per chi viene picchiato ed oltraggiato perché non italiano, allora potrò commuovermi e dire di vivere in un Paese civile. Indigniamoci, mobilitiamoci, aiutiamo tutti quelli che sono in difficoltà, non solo quelli che sentiamo più vicini, non solo gli italiani, non solo chi é vittima di una catastrofe nostrana. Non possiamo respingere e lasciar morire migliaia di persone poi piangere solo i nostri morti. No, questo non é accettabile, non é umano!

Swimming...


domenica 21 agosto 2016

Condividi e firma per restituire l'isola di Gorgona ai gorgonesi...

Genocidio gorgonese. Questi due discendenti degli antichi pescatori, entrambi Citti, non sono potuti più venire sull'isola di Gorgona per decisione della colonia penale, per mancanza di una residenza che gli é stata negata e di una casa concessa dal demanio, ora destinata esclusivamente ai secondini occupanti. Marco Citti, a destra della foto, diversi anni fa voleva fare il pescatore ed abitare l'isola, come i suoi genitori, Grazia e Ilo Citti, ma non gli é stato permesso. E' morto senza aver potuto tornare laddove era nato e cresciuto. Una sorte capitata a centinaia di gorgonesi...


All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e i gorgonesi è infatti ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un accordo formale di diversi anni fa. 
Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani della storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza da giudici sceriffo, che non hanno nemmeno visionato il sito,  ma si sono accontentati di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo a Gorgona.
 I loro manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati abbandonati alla rovina e il loro paese destinato al decadimento.
L'obiettivo dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100 euro a bottiglia. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.  Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi l'isola grazie alla famiglia Guarenti e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese.  Invece di ripristinare le corse pubbliche Toremar finanziate dalla Regione Toscana.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.

Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch

Nothing hill...

Dopo aver ricomprato un quotidiano per tre giorni, 'La Repubblica' oggi con inserto 'L'Espresso' a soli 2.50 euro, ho rideciso che non leggerò più quotidiani e settimanali cartacei per tutto il resto della mia vita. Ormai la stampa italiana é un prodotto inutile e noioso.Tra ciclisti che fanno salotto e figli che si fanno le canne al posto della colazione, ho verificato che il giornalismo italiano é morto. Autoreferenziale, vetusto, disinformato, radical chic, portavoce di un pd imbolsito, lontano mille anni luce dalla realtà in itinere oggi. Non sono riuscito a leggere un articolo fino in fondo sia su 'Repubblica' che sull'Espresso. Gli atri quotidiani sono ancora peggio.
Articoli che mi ricordo: Scalfari intervista Renzi (su cosa se é quello che é, cosa potrò mai dire un cretino così?), Renzi a Ventotene sulle orme di Spinelli e poi sulla portaerei 'Garibaldi' per una sicurezza comune con la Merkel e Holland (2980 morti nel Mediterraneo, 6 miliardi ad un pazzo come Erdogan per respingere famiglie di rifugiati, terrorismo a tutti gli angoli delle strade, un offesa a Spinelli e Pertini), la Roma, le Olimpiadi, la solita economia con cifre diverse ogni giorno e via discorrendo. 'Bustine' di Serra ed altri degne di un amarcord piddino di vent'anni fa,mentre prendono il sole e si fanno il bagno a Capalbio dietro un filo spinato per respingere i profughi.
Capisco ora che non si venda una copia, che l'Espresso é svenduto, che al governo c'abbiamo uno come Renzi.... .