sabato 31 ottobre 2015

2 novembre

In Italia nemmeno i morti possono essere venerati. Succede all'isola di Gorgona, a 19 miglia da Livorno, dove il piccolo cimitero che si affaccia su Cala Maestra, laddove sferza il libeccio, non può essere visitato dai gorgonesi e dai suoi discendenti perché il ministero di giustizia, che ospita una colonia penale su una parte dell'isola, glielo impedisce. I gorgonesi, infatti, non hanno trasporti, non possono accedere alle loro case e nemmeno portare un fiore sulla tomba dei loro cari. Succede in Italia... .

venerdì 30 ottobre 2015

Halloween

Sabato 31 ottobre tutti i bambini e gli adolescenti aspettano con trepidazione di travestirsi per festeggiare Halloween. Streghe, zucche, morti e zombies si divertiranno a travestirsi e fare 'dolcetto, scherzetto'. Da qualche anno é una festa forse più sentita del Natale e della Pasqua. Proprio per questo la nostra grigia e noiosa chiesa cattolica ogni anno lancia anatemi contro questa festa pagana, loro che streghe e maghi li hanno messi al rogo. Da noi, infatti, a parte qualche amena festa partigiana, tutte le festività sono stranamente legate alla religione vaticana. Ma per i bambini e gli adolescenti non é così, Questa festa importata dagli Usa ha preso piede in una maniera straripante perché é divertente, esula da qualsiasi forma religiosa e si getta a capofitto nel divertimento, nell'innocente idolatria. Con tanto di benservito a qualsiasi forma religiosa esistente!

mercoledì 28 ottobre 2015

Firma per non far scomparire il paese di Gorgona

Amarcord. Fabrizio, Riccardo, Nato e Ilo


Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

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Soli

Se uno Stato, il tuo Stato creato per servirti, non ti dà niente, non ti protegge, non ti assicura la sopravvivenza, ma ti prevarica, ti chiede soltanto, ti violenta quotidianamente, allora tu a questo Stato non devi dare niente, perché non si merita niente e deve lasciar spazio a qualcos'altro che non sia solo sopraffarti.

domenica 25 ottobre 2015

Reddito sì, reddito no...

Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!
C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

sabato 24 ottobre 2015

Il cittadino prima dello Stato!

In Italia, fra i tanti, c'é un problema dei problemi. Il nostro ordinamento, la nostra Costituzione, il nostro diritto, prevede che lo Stato prevalga sul singolo cittadino. Una norma sacrosanta finché esisteva uno Stato efficiente, se mai c'é stato, e al servizio delle persone. Oggigiorno, invece, laddove lo Stato é occupato da burocrati, mediocri e ladri, questa norma non permette il funzionamento della nostra nazione. Lo Stato è stato, perdonate le parole, occupato da lestofanti che delegittimano lo Stato stesso, non permettendo un normale ed evoluto viver civile. O questo Stato viene completamente rifondato o l'assioma deve essere capovolto nel nostro ordinamento, cioé il cittadino onesto prevale su uno Stato inutile e costoso!

mercoledì 21 ottobre 2015

Er buzzicone...

Non é certo un onore, ma tant'è. Il 'famoso' Buzzi, quello della cosiddetta 'Mafia Capitale', ora che me ne ricordo, molto vagamente e se non erro ma mi sembra proprio lui, era mio compagno di scuola alle medie 'Ugo Foscolo', proprio nel ghetto ebraico. Era già corpulento e noi lo prendevamo in giro. Io venivo da piazza Capranica, dal collegio 'S.Maria in Aquiro', in fila per due attraversando il Pantheon, Largo Argentina, piazza delle Tartarughe, via Reginella, con il padre ministro dei somaschi facendoci le scianghette, fino ad infilarsi nelle stradine dei negozietti tipici ebraici. Il collegio, ora dependance di Montecitorio, era per orfani, ma io non lo ero. Mi ci aveva messo lì una finta madre e un padre improvvisato. Che carriera questo Buzzi (per noi 'buzzicone'), da omicida a collettore della 'terra di mezzo'. Chi l'avrebbe detto! .

martedì 13 ottobre 2015

Firma per una Gorgona liberata!

DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA GENERALE
Cattedra di Etologia e Psicologia EvoluzionisticaProf. Andrea Camperio Ciani

Abitanti della Gorgona resistete per salvare l’isola
Circa due anni fa ho avuto occasione di fare uno studio sull’impatto del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, presso la popolazione dell’isola d’Elba. Lo studio fu condotto con una quarantina di studenti volontari dell’Universita’ di Padova, presso la quale insegno come professore di Etologia e Psicologia Evoluzionistica. I risultati mostrarono luci ed ombre del Parco, furono inviati al Ministro dell’Ambiente On. Prestigiacomo e furono oggetto di una accesa controversia con la Presidenza del Parco stesso. Forse gli aspetti piu’ critici rilevati furono le pietose condizioni in cui versava, e credo versi ancora, l’isola di Pianosa. Un isola meravigliosa che per molti versi e’ simile per storia e destino a quella della Gorgona. L’isola di Pianosa possedeva un minuscolo paese, progettato il secolo scorso dal Ponticelli, uno storico direttore del carcere . Un villaggio ottocentesco con castello, micro porticciolo, botteghe e piccola popolazione residente al servizio prevalente del carcere e dei rari visitatori ai carcerati. C’era un ufficio postale ,un alimentari, una locanda e qualche abitazione. Anche Pianosa ,come la Gorgona, era da oltre un secolo colonia penale con vicende alterne, fino a diventare in epoca recente sede di reclusione per soggetti pericolosi sotto il regime del 41bis, il carcere duro, per intendersi. Poi negli anni Novanta il carcere e’ stato progressivamente chiuso ed inspiegabilmente con esso ,anche tutta la piccola popolazione di questa minuscola ed incantevole perla mediterranea, e’ stata letteralmente deportata a Livorno. Ricordo qualche anno fa, ed i giornali se ne occuparono, i familiari un vecchio abitante di Pianosa che si videro rifiutare la sepoltura del loro congiunto a Pianosa, come se la presenza degli abitanti ,anche da morti, fosse pericolosa!
Da quando Pianosa e’ stata spopolata, il suo destino e’ stato la rovina: da isola modello dalla natura rigogliosa e dalla promettente agricoltura e’ diventata una terra abbandonata. Fin dal tempo dei romani infatti, essa era stata coltivata sia dai suoi abitanti sia da contadini provenienti dall’Elba. Fra la popolazione dell’Elba esiste altresì un detto che recita piu’ o meno cosi’ "Sei insicuro come il frumento di Pianosa" che vuole intendere come Pianosa offrisse si ricche messi di frumento, data la sua natura pianeggiante, ma anche grande incertezza poichè se fossero sopraggiunte delle burrasche primaverili tutto il raccolto sarebbe andato perduto. Spopolata forzosamente l’isola, chiuso il carcere, il frumento ha lasciato spazio all’incuria, e le zecche, venute con il bestiame del carcere, sono proliferate fino a diventare un problema anche per i visitatori. Il piccolo meraviglioso villaggio del Ponticelli , essendo costruito con un tufo locale che necessita di particolare manutenzione, una volta abbandonato e’ deperito fino a divenire un villaggio sgretolato, un fantasma di rottami in totale abbandono.Con i volontari ho visitato l’isola insieme ad alcuni turisti europei che partecipavano al Walking Festival del 2010, abbiamo cosi’ potuto raccogliere alcuni commenti a caldo sull " effetto Pianosa" al visitatore straniero ,che credeva di visitare una perla del Parco dell’Arcipelago Toscano. I commenti erano desolanti, sentivo la vergogna di essere Italiano.Ho saputo, sempre in questa circostanza che,dopo alcuni anni di spopolamento ed incuria, il Parco, forse accorgendosi del degrado che stava subendo Pianosa, aveva affidato ad una comunita’ di ex- tossicodipendenti la gestione delle visite turistiche all’isola, purtroppo senza nessun risultato in termini di miglioramento delle condizioni dell’isola stessa. Oggi Pianosa e’ un isola a cui non ci si puo’ avvicinare con la barca, non si puo’ fare il bagno nelle sue acque cristalline per non inquinarla, ma contemporaneamente sta andando rovinosamente a pezzi tutta la sua componente di storia, antiche catacombe incluse, e di cultura ,senza il suo piccolo popolo che l’avrebbe curata e mantenuta,oggi deportato a Livorno! Attualmente su Pianosa ci sono le competenze del comune di Rio nell’Elba, del Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano, del Ministero di Grazia e Giustizia, del Demanio, delle guardie carcerarie rimaste a custodire un carcere vuoto, e forse anche di qualche comunita’ montana sebbene l’isola non si erga per piu’ di 20 metri sul livello del mare. Tutti parlano, discutono e litigano su Pianosa ma sostanzialmente Pianosa senza i suoi abitanti muore!Oggi leggo con timore che lo stesso fato si prospetta anche per la Gorgona, anch’essa, se non sbaglio, parte dello stesso Parco Nazionale . Ho avuto il privilegio di vedere il villaggio della Gorgona negli anni ottanta quando con degli amici mi rifugiai di notte durante una tempesta, navigando fra la Corsica e Livorno. Ne rimasi incantato ,mi ricordo di una minuscola osteria con i tavoli di legno e sognai di poter essere fra i suoi avventori invernali , in quell’equilibrio e microcosmo perfetto.Invito gli abitanti di Gorgona a resistere con ogni mezzo al loro trasferimento, senza di loro, e con l’isola nelle mani delle Amministrazioni locali o statali che dovrebbero custodirne l’incanto e’ inesorabilmente destinata a fare la stessa fine di Pianosa.Studio da quasi trent’anni l’ecologia delle piccole isole e dei loro abitanti, il risultato scientifico piu’ rilevante che abbiamo ottenuto e’ che isolani non si diventa ma si nasce. Gli abitanti delle piccole isole si differenziano da quelli della terra ferma. Essi sono il prodotto di una lunga serie di generazioni di cui restavano solo quelli piu’ attaccati alla loro piccola terra, gli altri via via emigravano dal l’isola, senza lasciarvi figli. Gli abitanti che oggi popolano le piccole isole sono discendenti quindi di individui molto attaccati alla loro terra, da sempre. Abbiamo evidenze questo fatto anche da un punto di vista genetico: gli abitanti delle piccole isole, che ho potuto studiare in Italia, dall’arcipelago toscano, alle Pontine, alle Eolie alle Egadi sono tutti simili fra loro. Tutti hanno evoluto una personalita’ che consente loro di superare lunghi inverni di solitudine, difficolta’ climatiche ed ecologiche. . Tutti forse amano vivere su una piccola isola d’estate. Ma e’ d’inverno che si vede la differenza ed i piu’ scappano tornando in terra ferma e abbandonando il territorio, mentre gli isolani veri restano. Le isole italiane sono cosi’ belle perche’ sono popolate da isolani che vivono e lavorano per la loro piccola terra. E la fama di Capri e’ un esempio che tutto cio’ e’ vero ed apprezzato fin dai tempi degli antichi romani.Un isolano quindi non si puo’ sostituire con un individuo qualsiasi tanto meno da comunita’ di ex-tossicodipendenti o da guardie forestaliL’isolano e’ parte del patrimonio culturale, genetico, ecologico della sua piccola isola e sradicarlo dal suo territorio mi sento di affermare che sia un crimine ambientale, anche se inconsapevole.
Mi unisco pertanto anch’io al appello degli isolani perche’ si faccia tutto il possibile per salvare il futuro dell’isola della Gorgona e del patrimonio genetico ecologico e culturale del suo piccolo popolo che come nessun altro sapra’ prendesene cura per il futuro e per tutti noi.
Andrea Camperio Ciani. Professore di Etologia e Psicologia EvoluzionisticaUniversita’ degli Studi di Padova




Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

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lunedì 12 ottobre 2015

Job Facts

In una ridente cittadina dei Castelli Romani, così come nei paesi limitrofi, la maggior parte dei ristoranti, delle pizzerie e degli alberghi impiegano lavoratori stranieri ed italiani esclusivamente in nero. Non credo che a Roma sia diverso. Non c'é il barlume di un controllo di polizia,finanza, nas e asl. Quindi, si suppone, che ci siano collusioni, perché sono posti troppo piccoli per non vedere. Io so nomi e cognome, compresi di indirizzi. Si paga una cuoca 2 euro l'ora, anche per 15 ore al giorno, senza nessun tipo di contratto od assicurazione. Se sgarri, in mezzo secondo sei sulla strada. Un bengalese ancora meno, dorme in una garage pagando un affittto che gli viene decurtato dalla misera paga, per lui magari non tanto misera, nemmeno un euro all'ora, per 24 ore a disposizione del suo aguzzino italiano, il proprietario dell'attività e della sua casa. Egiziani, bengalesi, italiani, tunisini, marocchini, senegalesi fa lo stesso. Una buona parte di loro non ha i documenti in regola, a volte non ha nemmeno il passaporto. Sto parlando di Roma e del suo ricco hinterland, non di piantagioni di pomodori in un Sud dimenticato da Dio e dagli uomini. Poi apro la tv per sentirmi dire da un coglione fiorentino che c'é la ripresa e che sono aumentati i contratti a tempo indeterminato. Ma questo sbruffone in che mondo vive? I media dove sono? Dove sono i controlli? Dov'é tutto?!?

sabato 10 ottobre 2015

Un reddito per tutti!

Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!
C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Rieducazione

In un Paese civile - che non é l'Italia - i giovani e le persone più deboli non si condannano, ma si aiutano e rieducano, se é il caso. La nostra giustizia e le nostre forze dell'ordine, invece, autorizzate da una politica nulla, tendono per un nonnulla (qualche grammo di droga, una manifestazione, piccoli furtarelli dettati dall'incoscienza, per esempio), a portarli nei nostri lucubri tribunali e dargli una condanna qualsiasi, magari sbatterli pure in squllide case famiglia o addirittura in prigione, dove saranno rovinati per sempre. 
Si lasciano invece liberi fior fiori di delinquenti, collusi con mafie, ladri di milioni di euro, truffatori legalizzati e anche assassini. Tanto che uno si chiede, ma questi giudici sceriffo chi sono, chi li ha formati, quale società proteggono, quale giustizia amministrano e in nome di chi?
No, i nostri ragazzi, chi scappa da guerre e miserie, i più fragili, vanno protetti, anche da loro stessi, non condannati subito da leggi fatte da adulti per dei delinquenti incalliti.

Il colpo di grazia

Nella vicenda Marino c'é un aspetto che non riesco a digerire. Perché il 'grande' Papa Francesco é entrato a gamba tesa, mostrando irritazione sull'invito a Filadelfia del sindaco di Roma. Un uomo di chiesa così amato - io sono laicissimo, quasi ateo - invece di parlare del suo credo seguito - purtroppo - da miliardi di persone - se ne é uscito con una frase sibillina che ha messo definitivamente ko l'uomo del Campidoglio eletto dai romani, inviso ai poteri forti che hanno rubato sino ad oggi, forse inadeguato, ma pulito ed educato.
Il tanto amato Papa Francesco, ha detto una cosa che difficilmente viene detta verso qualcuno così direttamente: "Io a Ignazio Marino - ha proprio detto così, citando nome e cognome di chi guidava la città che ospita il suo monarcato assoluto basato su credenze inverosimili ma potentissime - non l'ho invitato a Filadelfia e nemmeno l'ha invitato il mio staff che ha organizzato il mio viaggio americano".
Personalmente, quando ho sentito queste parole così dirette contro una persona, dette da un uomo che parla di tutt'altro, non riuscivo a credere alle mie orecchie. C'era della profonda irritazione da parte del Papa cattolico, se non addirittura della rabbia. Perché?!?
Dopo sono arrivati gli innocui scontrini e la capitolazione di un uomo - Marino , che forse era più adatto a guidare una cittadina come Lucca, che aveva cercato comunque di fare pulizia. Ora al suo posto c'é già il prefetto Gabrielli, uomo di Renzi non eletto da nessuno e servitore dei poteri forti, perché Roma deve sorbirsi anche il Giubileo di uno Stato straniero senza battere ciglio. E già, da noi non comandano i cittadini di uno Stato laico, ma il Vaticano, una stranissima monarchia assoluta che fa affari con le nostre anime... .

martedì 6 ottobre 2015

Firma per non far sparire l'isola di Gorgona

Amarcord. C'erano una volta i gorgonesi


Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

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Prove di terza guerra mondiale...

In Siria e in Ucraina siamo alle porte di una futura terza mondiale. Che con le bombe nucleari che ci sono in giro, significa addio mondo! Il cretino di Firenze, che ci ritroviamo a fare il premier per dei giochetti politici senza un voto, si starebbe buttando a capofitto nella kermesse dopo aver temporeggiato senza sapere che pesci prendere.Anche se la nostra Costituzione lo vieta. Mattarella vaneggia, sembra non capire dove sia e cosa faccia. Stanno morendo decine di migliaia di persone mentre noi tifiamo per la roma o per la lazio. Viviamo in una follia quotidiana, con ricchi, poveri, benestanti, profughi, bombe, religioni... . La voglia della dominazione mondiale Usa e il tentativo di rivincita russa ci stanno portando diritti su una strada di non ritorno. Noi, semplici spettatori, non possiamo fare nulla. O forse sì!

Un reddito non si rifiuta a nessuno!

Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!
C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Riforme inutili

Questi deputati e senatori che ci propinano giornalisti embendeed, che fanno più schifo che altro (parlamentari e giornalisti), insieme al ridicolo guitto fiorentino e la sua corte di miracolati rampanti, stanno facendo leggi e riforme per un'Italia che non esiste. Gli fanno da grancassa enti nominati da loro, come banca d'Italia, istat e confcommercio, con statistiche inventate che nessuno controlla. 
Un canone rai sulla bolletta della luce quando la rai non la vede metà Italia, jobs act per lavoro inesistente visto che gli unici lavori che si trovano sono in nero, 'la buona scuola' che fa ridere i polli con programmi 'Gentile' e professori sottopagati avulsi dal cambiamento, di quella del senato non ne parliamo che non gliene frega niente a nessuno visto anche i personaggi che siedono tra quegli scranni, quella elettorale peggio che mai. 
Questi signori sono ciechi e sordi, non colgono la realtà che li circonda, parlano ad un parterre di burini arricchiti stile anni settanta.

Non ne posso più!

Non ne posso più dell'ignoranza italica. Non ne posso più del mediocre razzismo italiota. Non ne posso più di sguardi stupidi dalla morale distorta. Non ne posso più del 'tu' che viene impunente dato a chi non é del suolo nativo. Non ne posso più di chi chiede se sei italiano guardandoti dall'alto in basso. Non ne posso più di una polizia che ti mette dentro per il colore della tua pelle. Non ne posso più di una giustizia che abusa dei più deboli. Non ne posso più di condanne fatte a tavolino basate su una xenofobvia strisciante. Non ne posso più di questa ostentazione di una ricchezza stupida. Non ne posso più della carità pelosa della chiesa e di altre organizzazioni che si ergono a sedi di verità. Non ne posso più...!

domenica 4 ottobre 2015

Misunderstanding

Si continua legiferare per mezzo mondo, quello di una volta, quello dell'italiano di Nilla Pizzi. E' come se i nostri governanti e la nostra informazione non riuscissero a cogliere l'altra metà del cielo. Quella nuova, quella del cambiamento, multietnica, multireligiosa, multirazziale. Ci si accanisce a proporre un'unica religione, una visione dello Stato anacronistica e fuori della realtà, un intrattenimento vecchio e noioso da pizza e mandolini, un'informazione con il paraocchi. I nostri giovani, quelli cresciuti con i simpson, con lo smartphone, superconnessi, senza futuro, alla ricerca dello sballo immediato, senza pensione, vivono in un altro mondo da quello descritto dai nostri media, dalla nostra giustizia, dai nostri politici. Loro quella rai che ci vorrebbero far pagare in bolletta non la vedono mai, non sanno nemmeno cos'è. Al massimo guardano mtv, deejay, qualche filmetto qua e là, con il pollice opponibile sulla tastiera del cellulare, per parlare con un amico australiamo, per darsi un appuntamento, per conoscersi. mentre noi andiamo dietro ad un già vecchio boyscout gattopardato, il mondo guarda altrove... .