Ciao Marco! |
Isola di Gorgona, 14 maggio 2015
Gentile Sindaco di Livorno Filippo Nogarin,
veniamo con la presente, ancora una volta, ad implorarLa di occuparsi dell'isola di Gorgona, degli ultimi abitanti gorgonesi esiliati dalla propria terra d'origine. Ci sono centinaia di gorgonesi, che non possono più mettere piede sull'isola a causa della presenza e della prepotenza della colonia penale. Gli ultimi 67 gorgonesi ancora residenti, invece, hanno mille difficoltà nel mantenere vivo il paese, sempre a causa dell'ingombrante ed invadente presenza di un carcere ormai anacronistico.
L'isola di Gorgona fa parte della 2 Circoscrizione di Livorno e da decenni votiamo al seggio numero 12. Esiste un accordo, negli archivi di Stato e del Ministero della Giustizia, che assegna una parte dell'isola ai discendenti gorgonesi, che cedettero due secoli fa una parte del territorio alla colonia penale. Con il tempo questo accordo è stato disatteso, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove sono messe in atto prevaricazioni per far sì che Gorgona diventi come Pianosa, cioè un'isola senz'anima, privata dei suoi abitanti originari, occupata da un ministero che pensa solo alle sue priorità.
Come gorgonesi siamo ormai stremati da questa lotta impari e ci aspettiamo che il Comune di Livorno e le organizzazioni preposte si attivino in tutti i modi affinché il patrimonio del paese civile dei gorgonesi non si estingua per sempre. Ormai ci viene impedito, sia a noi residenti che ai nostri familiari, di accedere addirittura alle nostre case, adducendo motivi di nessun conto, con una prepotenza verso i cittadini inaudita. Non abbiamo difese, se non quelle di chi dovrebbe rappresentarci e difenderci.
L'arrivo di un nuovo direttore, poi, una certa Savoca, ha inasprito questo equilibrio tra la popolazione e la colonia penale: ci viene impedito di avere un mezzo di trasporto, si impedisce ai nostri figli di venire sull'isola, si vieta a familiari e conoscenti di tornare al paese e al suo cimitero.
Una vera vergogna insostenibile, che ci vedrà costretti ad azioni legali infinite, magari ad una class action affinché i nostri diritti di gorgonesi siano garantiti.
Chiediamo di essere tutelati, di garantire la nostra presenza e quella dei nostri familiari, di avere una rappresentanza in Comune, di avere dei trasporti, di ricacciare nel loro territorio questo carcere che ormai non serve a nessuno, che sarebbe meglio chiudere tanti sono gli sprechi e le inadempienze.
Da parte Vostra e dalle istituzioni c'è solo un'assordante silenzio. Da sempre.
I gorgonesi
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