lunedì 23 marzo 2015
Il libro, questo sconosciuto
Non so perché si continui a fare a gara ad intervistare o ascoltare il parere di chi ha scritto un libro, qualsiasi esso sia. Sembra quasi la condizione necessaria per poter parlare, per poter esprimere la propria opinione, super partes. A parte il fatto che l'editoria è in mano a poche persone, che scelgono cosa stampare e cosa no, a seconda di come si venderà e, sempre più spesso, a scapito della qualità di quello che viene scritto, perché mai chi scrive un libro ha più da dire di un altro che non lo ha fatto? Oggi è possibile esprimere qualsiasi cosa su internet, spesso cose insulse e ingiuriose, ma altre volte molto interessanti. Eppoi, perché mai l'opinione del mio macellaio dovrebbe essere meno importante di uno che scrive un libro, solo perché sa usare meglio le parole. No, credo che il libro sia passato di moda e non corrisponda a quello che poteva essere una volta. Oggi l'informazione è orizzontale, non verticale. Ma bisogna saper cercare!
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