Parte prima
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
TITOLO IV
RAPPORTI POLITICI
Art. 48.
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.
DISATTESO!
Circa la metà degli elettori italiani non va più a votare perché è stata scippata dai partiti dal diritto democratico di poter scegliere i propri eletti e tante altre cose. Da ben tre volte c'è un governo non eletto dai cittadini, un Parlamento di nominati e un Presidente della Repubblica eletto da quest'ultimi. Le regole della democrazia sono state stravolte e sono in mano ad un manipolo di politicanti senza statuto, che si sono alleati per conservare il potere sotto l'ombra del Quirinale. Nove milioni di persone vengono quotidianamente calunniate dai media di regime e altrettanti si rifiutano di andare alle urne. Una vera maggioranza, messa in un angolo da una dittatura democratica in difesa dei propri esclusivi privilegi. L'indegnità morale è quella della maggior parte delle persone che siedono in Parlamento, dove anche la mafia ha da tempo i suoi rappresentanti, con i quali si fanno le riforme costituzianali e della giustizia.
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