lunedì 12 agosto 2013

Isola di Gorgona. Ministero dell'ingiustizia: come ti caccio da casa tua utilizzando la legge a mio piacimento


Prendi una sprovveduta e la metti a dirigere un carcere modello. Questa, senza esserci mai, cosa fa. Un sacco di guai. Appena arrivata si fa bella su media e tv vestendo i detenuti da camerieri e mostrandoli come animali allo zoo ai turisti di turno. Poi addobba come fosse una albero di Natale un paese senza chiedere un parere ai suoi abitanti. Ancora, carica tutti su trattori traballanti rischiando che tutto finisca in tragedia. Tutto ripreso in tv, magari con un vino che si produce da sempre ma che lei passa per odierno, con tanto di nobili e  ridicoli Frescobaldi, magari ignari di cosa stanno facendo. Poi, non paga, attacca con cavilli di legge alcuni abitanti del luogo che gli fanno notare la sua inadeguatezza: mette così il veto al rinnovo della loro concessione della casa demaniale che abitano da secoli, gli fa chiudere un sito con documenti fotocopiati ad hoc che non corrispondono a verità ma che stranamente i giudici avvallano senza un giudizio, gli manda la finanza con la scusa di una sicurezza mai violata perché autorizzata proprio dalla stessa, addirittura arriva ad ordinare alla polizia penitenziaria di non far sbarcare gli indesiderati con la stessa scusa che si è inventata prima.
Ma il ministero dell'ingiustiza come le sceglie le persone che devono tutelare detenuti  e uomini liberi? Queste persone non hanno giustificazioni e una volta chiarito il loro malagire davanti ad un tribunale dovranno rimborsare chi è stato vittima delle loro malefatte. Non sarà certo un ministero ad impedire che le verità e le diverse responsabilità vengano a galla e venga ristabilita la giusta convivenza civile.


"Isola di Gorgona, 12 agosto 2013

Spett.le Sindaco di Livorno,
Le scrivo affinché Lei intervenga presso il ministero di Giustizia per una grave ingiustizia e abuso di potere perpretati nei miei confronti. La prego di leggere questa email, non come ha fatto con quasi tutte le altre, perché Lei mi rappresenta.
Sono un cittadino livornese della Seconda Circoscrizione ed abito all'isola di Gorgona, come discendente originario degli antichi pescatori gorgonesi. Da qualche giorno ho saputo che il reparto navale della polizia penitenziaria avrebbe ricevuto l'ordine di non farmi sbarcare sull'isola. Non ne conosco le motivazioni, né ho ricevuto nessuna comunicazone in merito.
Questo mi impedisce di accedere alla mia casa, alle mie cose e alla mia famiglia. Non ritengo di aver fatto alcunché per meritare tale trattamento, che come cittadino libero contesto altamente e ritengo un evidente abuso di potere. Le chiedo, quindi, di intervenire al più presto affinché io possa accedere alla  mia abitazione e di darmene notizia.

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