Da qualche mese su questo blog, insieme all'organizzazione internazionale Avaaz, è partita una nuova ed importante petizione. Spero vorrete firmarla convidendola con i vostri amici e conoscenti.
Si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona".
Forse molti non sanno che in Italia esiste un'isola chiamata Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, dove coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo a causa della presenza dello stesso carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto in una natura incontaminata (svariati milioni di euro l'anno per soli 70 detenuti) è diventata per gli abitanti ormai una priorità. Proprio in questi giorni altri soldi dei contribuenti sono stati stanziati dal solito ministero di Giustizia sprecone (500.000 euro per un 'Progetto Granduca...), che annuncia un nuovo spreco con la scusa del lavoro a 52 detenuti. Si parla di privati che andrebbero a commercializzare un vino ridicolo o altri progetti tesi solo ad attirare soldi su una realtà da tempo allo sfascio.
Sinora, probabilmente, il carcere ha salvato l'isola dall'abbandono ma, purtroppo, a scapito dell'identità gorgonese, ormai in via di estinzione.
Oggi, la grave crisi economica impedisce la soppravvivenza dignitosa di questa struttura carceraria, sempre più degradata, ma nessuno ha il coraggio di chiuderla (mancanza di un direttore fisso, un solo gruppo elettrogeno per l'energia elettrica, acqua non potabile, trasporti al limite della sopravvivenza, incuria di ogni tipo, dopo anni e anni di ruberie del bene pubblico con la scusa della redenzione di chi sta in carcere...).
Il paese sta così scomparendo per la mancanza di qualsiasi economia, per l'occupazione delle case del paese da parte dell'amministrazione carceraria, per le restrizioni di ogni tipo, le prevaricazioni al limite della legge, l'isolamento degli ultimi abitanti, minacce di cancellazione delle residenze per vietare lo sbarco a chiunque, il non rinnovo delle concessioni demaniali delle abitazioni, calunnie, mancanza di qualsiasi voce in capitolo dei gorgonesi sulle questioni riguardanti il paese dell'isola.
Attualmente, per esempio, la colonia penale sta facendo di tutto per mandare via l'unica famiglia che ci abita stabilmente, utilizzando la legge a proprio piacimento, chiamando addirittura 'zona franca' quello che ancora rimane del paese degli antichi pescatori gorgonesi, una più di duecento persone provenienti dalla Lucchesia, ora ridotte a poche unità.
Casi come questi, dove lo Stato infierisce sui suoi cittadini invece di salvaguardarli, spesso a causa della mediocrità di chi si annida a caro prezzo nelle nostre istituzioni, ce ne sono tanti in Italia. Fermarne uno potrebbe dare un esempio per tanti altri casi presenti nella nostra Penisola.
Gli enti e i politici preposti alla salvaguardia di questo patrimonio sono latitanti da sempre (Stato, Ministero di Giustizia, Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Livorno, Seconda Circoscrizione di Livorno, Parco dell'Arcipelago Toscano, Demanio). Anzi si sono alleati tra loro per usare l'isola a loro piacimento facendo tabula rasa dei suoi abitanti originari.
Se deciderete di firmare la petizione e poi la condividerete con i vostri amici e contatti riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di almeno 1000 firme (ora siamo a quota 75).
Potremo così iniziare a fare pressione sul prossimo Governo italiano per raggiungere l'obiettivo di restituire l'isola ai suoi naturali abitanti, prima che venga desertificata e poi resa inaccessibile com'è già successo per l'Asinara, Pianosa e Montecristo.
Per firmare clicca qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
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