Ore 9-13 del 7 luglio 2011. Corsa Roma-Fiumicino.Roma. Per tre ore alla fermata di Fiumicino, altezza questura, con una temperatura di 37 gradi senza riparo, non passa nessun mezzo Cotral. Quando passa l'autobus non si ferma. Lo inseguo, sbatto alla porta e ai vetri, che si rompono, perché sono quelli dell'emergenza. Mi ferisco al braccio. La polizia sporge denuncia, contro di me... .
Ore 9.00 del 21 gennaio 2013. Salta la corsa da Frascati a Velletri. La prossima è alle 9.45. Pochi pagano il biglietto, le vetture sono luride, gli autisti guidano male senza sapere la strada da Frascati a Roma Anagnina. Gli utenti sono perlopiù dell'Est Europa, parlano a voce alta nei telefonini e molti sembrano senza fissa dimora; gli altri sono in gran parte studenti che amano mettere i piedi sui sedili, dire parolacce ed urlare. Tutto questo mentre nel cda del Cotral gli amministratori si aumentano lo stipendio.
Ore 9 del 22 gennaio 2013. Vettura numero 5443. Corsa Frascati-Velletri. Appena parte, stranamente in orario, sembra che abbia un problema di surriscaldamento. Le persone si spazientiscono subito: "Ancora...", "Adesso si rompe anche questo", "Ieri ha saltato la corsa"... . Passano, in senso inverso, tre vetture con la dicitura 'Guasta'. Un barbone beve un succo e borbotta. Altri due anziani parlano di politica. L'auto arranca e sbuffa. L'autista è incazzato. Il timbra biglietti non funziona. La maggior parte delle persone non paga il biglietto. Chi chiede lumi per timbrare il biglietto non ottiene risposta dall'autista incazzato. Bengalesi con enormi bustoni ingombrano l'auto ed occupano i posti. Poi salgono anche degli africani, che insultano i bengalesi che ostruiscono i corridoi, con dei borsoni giganteschi. Le donne rumene continuano a parlare a voce alta sbagliando l'entrata con l'uscita e facendo la morale a questo o a quello. Fila di mezz'ora per entrare a Marino. Ad Albano il ponte è chiuso ai mezzi pesanti. Il bus prende delle stradine laterali per Vallericcia, piene di buche e strettissime, dove continua a danneggiarsi. I passeggeri, abbandonati a loro stessi, si danno informazioni tra loro. A Velletri la nuova stazione è un letamaio. Scendiamo stremati.
Ore 11.30 del 22 gennaio 2013. Vettura 54789. Parte da Velletri alle 11.10 e alle 11.30 è già a Genzano al bivio di Nemi. Nessuno timbra il biglietto perché l'obliteratrice è rotta. Io viaggio da anni senza biglietto. Due o tre volte al mese passano due controllori che sembrano Stanlio e Ollio. Tutti li conoscono e si adeguano. Piove a dirotto e spesso l'acqua entra dalle botole sul tetto e bagna i sedili. Le porte non si chiudono bene ed entrano spifferi siberiani. L'autista non vede una ventina di studenti che si sbracciano in ritardo, davanti alle ville di Anthony Quinn e Anita Ekberg, e li lascia un'altra ora ad aspettare sotto l'acqua. "Non li ho visti...", sembra giustificarsi con i pochi passeggeri che si guardano bene dal dire qualcosa, anche perché la maggior parte non ha il biglietto o riceverebbe delle male parole come risposta. Più in là invece l'autista, quasi a voler temperare la carognata di prima verso gli studenti, si ferma a metà strada ad imbarcare un ritardatario stupefatto e lascia scendere una vecchietta, con due enormi buste della spesa di un discount, sulla strada di Castelgandolfo. "Ma non si potrebbe fare", farfuglia dandogli del tu, diventando improvvisamente gentile. Si vedono nuovi utenti impoveriti dalla crisi: una settantenne mummificata in jeans ed una falsa pelliccia e pensionati sopra i 70 anni che girano gratis. Questa volta l'autobus, per mancanza di traffico, arriva alla fermata prima dell'orario iniziale previsto e chissà quanti lo aspetteranno dopo perché lui non si ferma a rispettare almeno l'orario normale. Gli autisti sono sempre gli stessi, uomini e donne giovani, spesso arroganti e maleducati, concentrati nel finire la corsa al più presto per tornarsene a casa. Tanto gli straordinari non glieli pagano, dicono loro, facendo il minimo indispensabile. Saranno stati assunti anche loro per raccomandazione, non cè altra spiegazione, e dovrebbero fare, oltre ad un corso di buona guida, anche quello di buona educazione. Arriviamo a Frascati alle 11,25. Questa volta ci è andata bene.
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