Poveri noi, sono sempre gli stessi a proporsi per rappresentarci! Non ce ne libereremo mai! Hanno usurpato le nostre istituzioni e non hanno nessuna voglia di leversi di mezzo. Tutto è occupato da queste armate brancaleone, che a loro volta invadono la rai e l'informazione, gli enti, le industrie, le proprietà e via discorrendo. A braccetto col Vaticano, che da duemila anni, con la scusa di un Cristo povero, ha invaso le nostre coscienze e si è impossessato di chilometri quadri di proprietà e depositi bancari immensi, i soliti noti, magari sotto sigle diverse, si ripropongono all'infinito. E il bello è che noi, dopo che ci hanno depredato anche l'anima, a parole li insultiamo ma nei fatti li rivotiamo.
Così, mentre a sinistra il pd, pur imborghesendosi, ci ripropina la solita salsa dei dalema, bindi, renzi riciclati e via discorrendo, a destra nasce un mostro a tante teste, con a capo un certo Monti. O lui o il cavaliere nero, un essere immondo che fa schifo anche a se stesso.
Ecco così i soliti Casini, Fini, un certo Riccardi ammanicato come non mai con l'altra sponda del Tevere, un Monteprezzemolo che ha nella sua fucina di italiafutura il vecchio del vecchio, diretto da un Romano che viene dala fondazione Gramsci, passando per gli italianieurpoei dalemiani a pranzo da Vissani, benedetti dalla Cei e da Bertone.
Questa è l'Italia che ci ritroviamo a votare anche tra due mesi. Sempre gli stessi dal Dopoguerra ad oggi, quelli che hanno disatteso tutti i buoni propositi della nostra bella Costituzione. Sempre loro. Non mollano l'osso e impediscono alla nostra nazione un vero passo in avanti.
L'unica novità è un povero Grillo, tartassato da tutti, anche dai suoi stessi sostenitori, che fa quello che può per rompere questa continuità vergognosa.
L'unico modo per rompere questa spirale che ci asfissia è votare proprio il suo Movimento o la neonata lista arancione. Fare tabula rasa. Per poi ricominciare davvero.
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