"Gentile Consigliere Pino Zingale, magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo sulla gestione finanziaria dell'Agenzia del Demanio,
Ancora una volta, oggi mercoledì 21 novembre 2012, abbiamo dovuto assistere attoniti a nuovi incredibili episodi legati alle abitazioni dei civili sulll'isola di Gorgona. Siamo infatti l'unica famiglia, insieme ad altri due nuclei familiari discendenti dal ceppo Citti dei gorgonesi, ad abitare stabilmente il paese che ancora esiste sull'isola. Ebbene, oggi abbiamo assistito per l'ennesima volta a favoritismi e illeciti evidenti nella gestione dei beni pubblici che l'Agenzia del Demanio di Firenze effettua.
Sono infatti arrivati sull'isola dalla mattina alla sera, con le motovedette della polizia penitenziaria normalmenete adibite a compiti per la sorveglianza del carcere qui presente, una diecina di persone che, nonostante vengono solo pochi giorni l'anno a Gorgona e non tutte siano di discendenza gorgonese, hanno aperto le loro case fatiscienti per mostrarle a dei tecnici, presupponiamo del Demanio, per ottenere una nuova concessione abitativa.
Questo è avvenuto sotto gli occhi attoniti di tutti quelli che vivono stabilmente sull'isola, compresi noi, e in molti ci siamo chiesti come possano queste persone ancora conservare una residenza ufficiale a Gorgona se ci vengono solo pochi giorni l'anno, in vacanza d'estate a poco prezzo, e come possano vedersi rinnovare una concessione che invece viene negata a chi ci abita stabilmente, come per esempio sta succedendo alla nostra famiglia.
Chiediamo pertanto alla Signoria Vostra che venga fatto un controllo su questo tipo di operato, di verificare se ci siano ingiustizie nel rinnovo delle concessioni in questioni, se non addirittura degli illeciti, e che venga effettuato un'indagine approfondita sulle abitazioni e le residenze dell'isola".
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