"Sabato pomeriggio, 13 ottobre 2012, alle 16,59 si è verificata una scossa di terremoto in mare davanti a Livorno (meno di dieci km dalla città), a 7,7 km di profondità, lungo la fascia dove sono stati posizionati i tubi del gasdotto che collegherà il rigassificatore OLT a terra. L’Istituto di geofisica e vulcanologia sottolinea che non si può considerare isolato questo terremoto, ma è possibile che si ripeta, dato che "mappe alla mano" quest’area fa parte di una zona sismica situata poco distante dalla costa, con una faglia nord-sud che parte dalla Versilia ed arriva fino a Cecina. Perciò incrocia inevitabilmente la pipeline della OLT. L’Istituto di geofisica sottolinea che tra il 2003 e il 2008 si sono verificati ben 6 terremoti, di cui uno superiore al 5° grado della scala Richter, proprio nel punto in cui passa il nuovo gasdotto... .
Ci chiediamo e chiediamo a chi ha autorizzato il rigassificatore e la pipeline (Ministeri e Regione Toscana): sono state lesionate le tubazioni, fortunatamente ancora vuote da gas? E’ stato valutato a suo tempo, e con la dovuta accortezza , questo rischio che – a rigassificatore ancora non attivato – si è già concretizzato numerose volte? Si è considerato che le tubazioni OLT sono facilmente lesionabili?
Che cosa avverrebbe se una tubazione piena di gas metano si rompesse per un sisma futuro e creasse una bolla di gas che inevitabilmente salirebbe in superficie e potrebbe incendiarsi coinvolgendo natanti , persone e costa?
Chiediamo pertanto di fermare i lavori, e verificare – con una inchiesta trasparente e pubblica – che cosa sia avvenuto e, alla luce di tutto ciò, rivedere la reale portata del rischio sismico sul rigassificatore".
Sotto, la mappa con il punto esatto in cui è avvenuto il sisma. Sul seguente link ulteriori particolari http://cnt.rm.ingv.it/data_id/7225023390/event.html
(Medicina democratica-Vertenza Livorno, la rete per la difesa e la salute per l'ambiente)
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