sabato 11 agosto 2012

Gentile Procuratore, il sito su Gorgona va riaperto!

"Gentile Procuratore della Repubblica di Livorno, Le scrivo come semplice cittadino che ritiene di aver subito una palese ingiustizia. Sono un giornalista professionista e anche un discendente del paese dei civili dell'isola di Gorgona. Insieme ai pochi abitanti che cercano di non far morire quel poco che resta della realtà gorgonese, da diversi anni abbiamo dato vita anche ad un sito per informare il mondo di questa realtà che rischia l'estinzione, www.ilgorgon.eu. Con enorme incredulità e stupore, nonché tanta amarezza, una mattina del mese dell'aprile 2012 mi sono trovato la pagina sostituita da delle scritte in neretto, in cui si annunciava che il sito era stata chiuso dal Gip Trovato, in seguito alla richiesta del Pm Mannucci, entrambi del Tribunale di Livorno, con procedimento 434/2012. Sono cascato dalle nuvole.
Solo qualche mese dopo, leggendo gli atti che hanno motivato tale assurda decisione maturata all'interno del Ministero di Giustizia, mi sono reso conto invece dell'ingiustizia che era stata fatta a me, ai lettori e all'art.21 della Costituzione sulla libera informazione. La decisione di oscurare il sito, infatti, che ha rari precedenti in Italia e nel mondo, era basata su una mera querela per diffamazione (poche filastrocche scherzose sui personaggi del paese) ed alcune note aggiuntive presentate dalla colonia penale di Gorgona. Non mi era mai successo, nella mia esperienza di giornalista, che una querela per diffamazione portasse alla chiusura di un giornale in via preventiva, per la possibilità di reiterazione del reato. Inoltre, leggendo gli atti, ho constatato che sono tutti stati preparati ad hoc per farmi sembrare un diffamatore di professione e sono palesemente falsati. Fatti che dimostrerò in sede di giudizio ma che già mi hanno creato un grave danno, così come è stato creato all'immagine di Gorgona. Pm, Gip e Giudice del Riesame, infatti, li hanno presi alla lettera senza nemmeno premunirsi di contattarmi, senza nemmeno controllare il sito in questione (una vera enciclopedia su Gorgona di diverse migliaia di pagine) e basandosi su pochi fogli fotocopiati del sito, per altro già in precedenza cancellati, e note di servizio della polizia penitenziaria di Gorgona palesemente faziose e non veritiere sulla mia persona e sul contenuto del sito.
Le chiedo di verificare l'accaduto, di leggere tutto il sito incriminato, di restituire la giusta giustizia ad un maldestro atto di prevaricazione che non ha precedenti in Italia e che non fa onore alla Procura che presiede. Le chiedo, inoltre, che il sito venga riaperto al più presto perché il reato che mi si imputa, a prescindere, tra l'altro è tutto da dimostrare".

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