venerdì 22 giugno 2012

A chi fanno paura delle filastrocche ?

Il mio sito sull'isola di Gorgona, http://www.ilgorgon.eu/, che porto avanti da qualche anno con il Comitato Abitanti Isola di Gorgona, è stato oscurato dalla 'giustizia' italiana per delle filastrocche anonime, curate insieme ai miei figli adolescenti per divertirci un po' (speravamo che anche chi le leggeva si sarebbe fatta una bella risata...), basandosi su delle informative unilaterali delle persone interessate, con tanto di carta intestata del ministero di Giustizia che ha una colonia penale sull'isola, lettere calunniose di ex gorgonesi inesistenti, lettere di servizio che niente hanno a che fare con il sito in questione e fotocopie di poche righe della millesima parte di quello che era l 'insieme di informazioni dell'isola di Gorgona, tanto che se ne poteva fare un enciclopedia (ma il sito i giudici che lo hanno chiuso preventivamente non l'hanno proprio letto, solo le fotocopie che gli hanno fornito i diretti interessati, altrimenti non si spiegherebbe tanta solerzia tutta all'interno del ministero di Giustizia). Della vera e propria censura basata su informazioni unilaterali, senza contradditorio. Un pericolosissimo precedente perché così è possibile oscurare qualsiasi sito senza che nessuno alzi un dito, sotto l'ombrello di una legge che non è uguale per tutti. Così d'un tratto, tradendo l'articolo 21 della Costituzione sulla libertà di informazione e tradendo la libertà di internet in tutto il mondo e non in Italia (forse in Iran e in Cina è più difficile oscurare un sito su querela di parte) l'isola di Gorgona è diventata di nuovo una sconosciuta. Ed era questo l'obiettivo finale di chi si è impossessato di un'isola a spese dello Stato senza sganciare una lira in nome di una redenzione di detenuti tutta da dimostrare. Magari con il recondito desiderio di creare dei presupposti ad hoc per impedirmi in futuro di accedere all'isola (ho già detto che per farlo mi dovranno sparare...). Qui di seguito riporto alcune delle altre filastrocche, tanto per dare un'idea del ridicolo in cui siamo (quelle incriminate sono sette e non posso riportarle sennò mi oscurano anche il blog, non contengono nomi e cognomi di nessuno e non sono riconducibili direttamente a nessuno, e diversi di queste persone querelanti non sono fortunatamente e forzatamente più sull'isola per episodi sgradevoli successi nel febbraio 2012), che erano inserite nel sottomenu che parlava del paese dell'isola di Gorgona, con il titolo 'I personaggi'. Fra cui mi prendo in giro anch'io insieme a mia moglie e i miei figli, mia madre, i miei zii, parenti ed amici... . Ma qui al danno si aggiunge anche la beffa, perché proprio questa piccola e divertente parte del sito, visto che alcune persone se ne erano lamentate direttamente con me, era stata da me cancellata dal nel gennaio 2012, mentre la censura dell'oscuramento è dell'aprile 2012, ben tre mesi dopo. Quindi quelle filastrocche non c'erano già più sul sito. Quindi perché l'hanno oscurato così a prescindere? E' un'ulteriore dimostrazione che il sito non è stato visionato e chi ha oscurato si è basato esclusivamente su delle fotocopie mirate. Giudicate voi che lo leggerete.

"Anche il paese dell'Isola di Gorgona, dove nessuno comanda niente ma tutti sono padroni, anche gli ultimi arrivati, ha naturalmente i suoi personaggi. Farne una descrizione non sarà facile, anche perché, pur non volendolo, si rischia di ferire qualcuno. Noi ci proveremo comunque, sperando che tutte le persone citate, che vi si riconosceranno senza dubbio, abbiano il dono dell'ironia, che a Gorgona non abbonda. Ad ognuno e ad ogni categoria di persone ci siamo divertiti a dare un soprannome in modo da mantenerne l'anonimato.

Pippo. Viene ogni tanto al seguito della moglie lavoratrice, con pargoli e suocere. Di lui è noto il dolce far niente e il pavoneggiarsi come gran pescatore. Quando passa lui i pesci scappano, i pescatori s'infuriano e i paroloni volano. Lui fa tutto da solo: mette in mare la barca, il motore, fa di pesca e si pavoneggia... . A casa sua, senza arte né parte, fa il guardiano alla villa di famiglia. Ma ora è liberato.

I capresi. Si atteggiano a grandi benestanti pur essendo discendenti gorgonesi. Vanno in vacanza a Capri con lo yacht o a Cortina a sciare, ma a Gorgona una casa vogliono tenere per venire solo a pescare. Si alleano con chi più gli conviene per poi mettertelo nel sedere.

L'ammazzaconigliselvatici. Gli spara con la fiocina nella notte per poi nutrire la numerosa famiglia.

Lo sciamano. Fa la guardia ma dovrebbe guarire la gente. Ora è in pensione in Capraia.

Miss Gorgona, ex regina. E' la 'più bella dell'isola', specialmente ora che è dimagrita ed ha una barca di diporto insieme al suo uomo 'comandante'. Ama farsi fare le trecce all'africana ed i suoi cani disturbano tutta l'isola dopo che il suo amato cagnolino è stato messo sotto da una jeep degli agenti.

Il comandante, detto anche Rambo. Il vero comandante dell'isola. Prende i legni a marina, ramazza tutto quello che trova, pesca alla rinfusa ed ha sempre barche in società con qualcuno con cui puntualmente litiga.

Il sindaco. Sa tutto di tutti ma non è amico di nessuno.

Il vacanziere. Viene a Gorgona solo qualche giorno l'anno. Pensando che tutto sia immobile nei secoli e che il carcere rimmarrà aperto in eterno, ripete gli stessi riti di quando era bambino: la sera va al moletto a rinvangare un passato morto e sepolto, la mattina al mare, il pomeriggio a pescare... .

I giornalieri. Vengona dalla mattina alla sera, normalmente il martedì, per andare al cimitero dei gorgonesi, appoggiandosi a qualche conoscente, altrimenti non possono sbarcare sull'isola, pur essendo discendenti dei gorgonesi. Nel tempo hanno fatto l'errore di lasciare una casa o la residenza nel paese, è ora sono stranieri in quella che una volta era casa loro. Hanno creduto in un futuro migliore sul continente, lontani dalle angustie isolane, ma si sono scordati che le loro origini e le loro radici erano lì ed andavano conservate a tutti i costi.

Gli egoisti menefreghisti. Sono quei gorgonesi che, pur avendo le loro radici sull'isola o avendoci passato la loro giovinezza, si disinteressano completamente della sorte del paese di Gorgona, non ci mettono più piede dando perso in partenza qualsiasi tentativo di tenerlo in vita, dimenticandosi per sempre, ma non in fondo al loro cuore, che è da lì che provengono. Spesso se ne disinteressano per non vedere lo scempio e l'invasione della colonia penale nell'antico borgo gorgonese...".



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