giovedì 14 giugno 2012
La grande abbuffata
I rappresentanti di se stessi, che siedono in un Parlamento fittizio, stanno ingurgitando l'ultimo cibo prima di essere cacciati via a calci in culo. Tronfi del nulla, del malaffare, dell'arraffo, dell'inciucio e della spartizione della cosa pubblica, sanno che tra breve saranno carta straccia e verrano travolti dal voto di cittadini esausti. Continuano però a farsi leggi per loro stessi, a compiacersi l'un altro, senza vergogna offrono le loro luride facce ad una tv che nessuno vede più. Quando sarà il momento questi signori non si illudano: dovranno restituire il maltolto con gli interessi, restituirci gli anni perduti, essere giudicati ed eventualmente condannati. Forse sarà troppo tardi. Forse l'Italia sarà già nel baratro. Forse. Che si tocchi il fondo per risorgere e paghi chi ha rubato, ucciso, truffato, intrallazzato, intropidito il bene comune.
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