lunedì 23 maggio 2011
Vaffanculo Berlusconi
"Mentre Milano corre al ballottaggio, è tempo di mercato delle vacche, specialità del bieco personaggio che sforna le promesse più bislacche. Per cominciare, almen due ministeri:non si sa ancor se quelli della Lega oppure quelli, di piacer forieri,con Carfagna e Brambilla, un duo che strega. Per ottenere il voto di Casini il Papa avrà due sedi: il Vaticano e in più, per i fedeli meneghini, nei giorni pari, il duomo di Milano. A tutti quelli cha han votato a destra una bella Bat-casa sarà data,c on il ring, la piscina, la palestra, ovviamente esentasse, una figata. Potranno i cittadini milanesidare la caccia ai rom e ai musulmani, ma sol tre volte all’anno per due mesi e, beninteso, senza usare i cani. Omosex free sarà tutta Milano, con il divieto per lesbiche e gay di passeggiare mano nella mano, pena una multa di duemila sghei. Non pagheranno tasse i cittadini né pagheranno le contravvenzioni, purché dimostrin d’esser meneghini. A pagare saran solo i terroni. Ed in ogni circoscrizione, infine,a sera bunga bunga di quartiere con partecipazion delle Olgettine, i Letizia e del vecchio puttaniere".
"Quella di Letizia Moratti contro Giuliano Pisapia non è stata una caduta di stile. E' stata una espressione dello stile reale della Moratti, chiacchiere e sorrisi da sciùra meneghina bene a parte. Lo dimostra la volgare e maniacale insistenza di Berlusconi e del suo sodale Umberto Bossi nel lanciare accuse campate per aria contro il concorrente della Moratti sindaco. La mascalzonaggine dell'accusare Pisapia di voler fare di Milano una "zingaropoli musulmana" è duplice, anzi triplice. Intanto non è affatto vero che Pisapia vuole "una moschea in ogni quartiere", e anche se fosse non si vede dov'è lo scandalo. Pisapia ha solo messo in chiaro che anche i musulmani hanno diritto ad un loro luogo di culto, pagato peraltro di tasca propria. Il che non significa affatto voler musulmanizzare Milano. La volgare e bugiarda accusa del tandem BeBo, Berlusconi Bossi, alias l'accoppiata sessuomane mister Bunga Bunga e il senatùr padano "La Lega Ce l'haa duro", mostra un robusto razzismo e "dalli all'untore" contro i musulmani. Che spesso sono molto più civili e decenti di Bossi e anche di Berlusconi, per non dire delle accolite che li contornano.
Infine il razzismo contro i rom. Poiché i rom hanno subito dai nazisti un Olocausto (termine peraltro fuorviante perché nella bibbia indica un rito di sacrificio a Dio) sul piano numerico meno grave di quello subito dagli ebrei, ma percentualmente più grave, ne consegue una gigantesca dimostrazione di ipocrisia di chi ancora oggi sbraita contro i rom e giustifica sempre Israele in quanto "Stato di tutti gli ebrei del mondo" e in quanto gli ebrei hanno subito il pesante sterminio per mano nazista. Qui i due pesi e due misuri sono smaccati: lo sterminio subito dagli ebrei viene utilizzato per rendere intoccabile la politica israeliana, mentre lo sterminio dei rom viene ignorato in modo da poter continuare a trattarli a pedate come sempre. Altro che negazionismo, riduzionismo e relativismo! Ci si riempie la bocca e i giornali quasi ogni giorno di Shoà e Memoria a senso unico, ma nessuno sa che la Shoà dei rom ha un suo nome, anzi due (Samudaripen e Porrajmos). Ah, i guasti della Memoria priva di memoria... . Per essere il partito dell'amore, come lo hanno definito il cavaliere (di che???) e l'impagabile signora Santanché, non c'è male. In ogni caso la volgarità morattiana e berlusconiana è certificata in modo inequivocabile dal tentativo di comprarsi i voti dei milanesi al balottaggio promettendo all'improvviso di eliminare balzelli come quello dell'ecopass. Manco si trattasse della Napoli di Achille Lauro. Ci viene in mente il film 'Qualunquemente', con il protagonista che per vincere le elezioni promette "più pilo per tutti", dove per "pilo" si intende il pelo ovviamente pubico e annessa zona limitrofa. Ci manca solo che la sciùra Moratti sbrachi definitivamente promettendo anche lei "più pilo per tutti" e, dato che c'è e per non farsi mancare nulla, compresa una maggiore modernità "europea", "più priapo per tutte".
Insomma, dalla Milano da bere a quella da comprare con i pochi euro dell'ecopass, quelli delle multe e con il bunga bunga per tutti. Moratti è sulla buona strada: dopo la promessa di abolire l'ecopass ecco le altre promesse di facilitazione del traffico automobilistico dei privati, ora aspettiamo solo che vengano abolite le multe. E - perché no? - magari anche le tasse sull'immondizia, l'Ici e quant'altro. A cosa spinge la disperazione e l'ingordigia del voler restare aggrappati al potere. "Solo per il bene dei cittadini", ovviamente... .
Le Moratti e i Berlusconi sorridono e sono gentili finché si tratta di essere in realtà condiscendeneti, paternalisti e padronali verso chi obbedisce ai loro desiderata o comunque non ha nessun modo per contrastarne il potere e lo strapotere. Ma se si trovano di fronte qualcuno che non fa la riverenza, non si piega e può diventare un ostacolo reale allora cambiano musica: i denti del sorriso diventano zanne per mordere, spezzare e sbranare. No, quella delle accuse di filoterrorismo lanciate dalla Moratti contro Pisapia non è stata una caduta di stile. E' stato lo stile della sciùra Moratti. E' come se le fossero caduti il belletto e i trucchi vari fotografici che nei manifesti elettorali le ringiovaniscono il volto, le rendono porcellanati i denti e cillestrini gli occhi, anche se a onor del vero sempre con un senso di vacuità e freddezza sorprendente: cadendo il belletto e i trucchi ecco apparire il volto un po' vizzo, le occhiaie e quant'altro che denota - legittimamente - la sua età reale. Se guardiamo bene le foto di Berlusconi, si nota che anche nel suo caso è benevidente lo strato di cerone..." . (Pino Nicotri-Senza Bavaglio)
"Pubblico l'intervento di oggi alla Camera dell'On. Antonio Borghesi prima del voto sul decreto omnibus:
"Questo è il governo delle balle e Berlusconi è il capo di un governo delle balle. Le balle che ha raccontato agli Italiani sono tali e tante che è difficile ricordarle tutte.Governo delle balle. Quella della riduzione delle tasse. Era lo slogan elettorale del 2001 e prima ancora del “contratto con gli Italiani: “meno tasse per tutti”. Il Presidente delle balle non perde occasione per dire che “le tasse non sono aumentate” e che “non abbiamo messo le mani nelle tasche dei cittadini”. Ma com’è che oggi la pressione fiscale è attorno al 43% , ma secondo alcuni studi quella reale è al 52% .
Eppure Lei, Presidente delle balle, ancora nel 2008 dichiarava: ridurremo la pressione fiscale sotto il 40%”. Ed ancora quest’anno: “Entro la legislatura (cioè entro il 2013) meno tasse per le famiglie, il lavoro e la ricerca”. Nel 1994, prima delle elezioni politiche, proponeva addirittura un’aliquota unica per tutti i contribuenti e l’esenzione per “i poveri”. E nel 2002: “Con la riduzione delle tasse per i meno abbienti si potrà contribuire alla crescita dei consumi e alla creazione di nuovi posti di lavoro”, dice il 28 settembre. E ancora, il primo marzo 2004, dopo tre anni di governo: “Servono meno tasse e meno vincoli per rilanciare consumi e investimenti”. Invece, non si è vista nessuna riforma dell’IRPEF (promessa anche nel “contratto con gli italiani” del 2001). Non è stata abolita l’IRAP (pur definita la tassa più odiosa). La pressione fiscale (nel “contratto” ne fu promessa la riduzione sotto il 38%) è attualmente al livello più alto d’Europa; non c’è stata l’abolizione delle tasse automobilistiche, pure promessa. Secondo uno studio della Banca Mondiale ("Paying Taxes 2011"), i tributi e i contributi sociali pesano sulle imprese italiane per il 68,6%, contro una media europea di 44,2% e mondiale di 47,8%. Su 183 Paesi esaminati dallo studio, l'Italia è al 17esimo posto nella graduatoria dei Paesi con la tassazione sulle imprese più elevata ed è la più alta in Europa. E poi aumentare le tasse sulla benzina non significa forse mettere le mani nelle tasche degli Italiani? E quando non le ha messe le ha fatte mettere direttamente dagli Enti locali toglierndo loro 15 miliardi di trasferimenti all’anno.
Governo delle balle. Presidente del consiglio delle balle. Come quella raccontata nel 2001 del dimezzamento del tasso di disoccupazione , dell’aumento delle pensioni e della creazione di 1 milione e mezzo di posti di lavoro. Balla ripetuta il 12 maggio 2011 afferma: “Sono convinto che con il decreto sviluppo nel giro di un anno diminuirà la disoccupazione. Ma la realtà è che il tasso di disoccupazione era del 9% nel 2001 e tale rimane nel 2011. Ci sono oggi in Italia due milioni di persone in cerca di lavoro. Con una differenza che il tasso di disoccupazione giovanile oggi è drammatico: dieci anni fa un giovane ogni cinque non trovava alcun lavoro, oggi è uno su tre in Italia, contro uno su venti in Germania. Ed il livello salariale netto in Italia ci vede in coda alla classifica dell’Ocse: solo la Grecia fa peggio di noi!
Governo delle balle. Presidente del consiglio delle balle. Che vengono raccontate anche a coloro che si trovano in piena sofferenza e quindi sono più deboli e indifesi, come i terremotati dell’Aquila. Le sue mirabolanti promesse dopo il disastro si rilevate ancora una volta solo delle grandi balle. “Le case per tutti entro l’autunno”, “i tempi della ricostruzione”…. Il 12 dicembre 2008 a Chieti ha dichiarato "...noi garantiamo anche che nel rilancio delle infrastrutture, a cui daremo vita a partire dal giorno 18 prossimo, in cui approveremo, al CIPE, 16 miliardi e 600 milioni di euro destinati alla realizzazione di infrastrutture, e fra queste infrastrutture ci saranno le infrastrutture di cui avete bisogno, le opere manutentive di cui avete bisogno, ci sarà la velocizzazione della Pescara - Roma con il raddoppio di alcune situazioni di questa linea.". Il C.I.P.E., si riunì effettivamente il 18 dicembre 2008, quindi sei giorni dopo le sue dichiarazioni, invece di 16 miliardi di opere ne approvò meno della metà, ma fra queste “zero interventi” per l’Abruzzo. O come l’altra balla, sparata il 17 settembre 2010: “Abbiamo ricostruito un’intera città” . Il dato vero è invece che nel secondo anniversario del sisma, il centro cittadino era ancora morto, circa 37 mila cittadini restavano fuori casa, e tonnellate di macerie coprivano il centro storico.
Governo delle balle. Presidente del consiglio delle balle. Inventate ad ogni piè sospinto. Come quelle raccontate sulle immondizie a Napoli, quando nel maggio 2008 ai napoletani raccontò che “entro luglio Napoli sarà liberata dai rifiuti” e “con il decreto rifiorirà”. Promessa prontamente ripetuta il 28 ottobre 2010 (oltre due anni dopo) accorciando i tempi: : “Entro tre giorni Napoli sarà pulita”. Il 26 novembre 2010, dopo un vertice sulla crisi della spazzatura, allungava i tempi : "… credo che la situazione di emergenza a Napoli si possa risolvere in due settimane". L’ultima promessa risale al 30 dicembre 2010: «Entro Capodanno non ci sarà più immondizia nelle strade di Napoli». Da allora nulla è cambiato, tra l’evidente imbarazzo generale anche della Commissione Europea. Non contento in vista delle elezioni torna a ancora e giù nuove balle: quelle sulle case abusive e sulla tassa sulle immondizie.Governo delle balle. Presidente del Consiglio delle balle. Come quelle sulle opere pubbliche. Nel 2001 disse “Apriremo i cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal "Piano decennale per le Grandi Opere" considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche, e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni. Dopo dieci anni di Legge obiettivo la percentuale di opere portate a termine è stimata nel 21%!.Governo delle balle. Presidente del Consiglio delle balle. Come quelle inventate a Lampedusa. L''invasione dei migranti del Nord-Africa sarà risolta in 48, al massimo in 60 ore. "Chiederemo per l'isola il Nobel per la pace". Concederemo a Lampedusa "una 'moratoria fiscale, previdenziale e bancaria' almeno per un anno finalizzata a trasformarla in "zona franca". Rilanceremo il turismo attraverso "servizi in tv pro isola di cui abbiamo incaricato Rai e Mediaset". "Lampedusa sarà sede di un casinò"… “realizzeremo un campo da golf, una scuola e infrastrutture sanitarie”. Pare che il sindaco di Lampedusa si sia rivolto a “Chi l’ha visto?”, ma neanche lì hanno saputo dargli notizie!Governo delle balle. Presidente delle balle. Come quella del blocco del programma nucleare e della costruzione di nuove centrali. E la sua affermazione di una settimana dopo: “Se fossimo andati oggi al referendum, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra due anni a un’opinione pubblica conscia della necessità nucleare. Siamo assolutamente convinti che nucleare sia il futuro per tutto il mondo. L’energia nucleare è sempre la più sicura.”. Parola di abitanti di Fukushima!
Da dieci anni Lei governa questo Paese grazie alle continue balle che racconta agli Italiani, che spesso Le hanno creduto perché Lei è bravo a raccontarle. Come ha detto un giornalista che ben La conosce, Indro Montanelli, Lei è “Un piazzista che trascina con false promesse”.Ma dal voto del 15 maggio è evidente che la maggioranza degli Italiani ha smesso di credere alle sue balle. Potremo dire che si sono rotti le balle di crederle. E noi di Italia dei Valori che non ci siamo mai sognati di darLe la nostra fiducia urliamo forte insieme a quegli Italiani che l’ora è finalmente giunta: “Fora dai bal!”, Mister President". (dal blog di Antonio Di Pietro)
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