sabato 22 maggio 2010
Inter, una vera festa
Ieri sera ero contento. Capita raramente. Ho tre figli maschi, dai 10 ai 13 ani, che praticano il calcio. Sono pure interista, ma per scelta morale. Ieri sera quando l'Inter ha vinto la Coppa Europea quasi quasi mi veniva da piangere anche a me, come tutti i giocatori in campo, come il contestato (a torto) Mourinho, come il Signor presidente Moratti e la moglie vestita da interista, come quasi tutti i tifosi allo stadio e fuori dello stadio. Una vera festa, con i bambini sulle spalle, con commozione e sportività, con i rivali tedeschi perdenti che si congratulavano anche loro. E' questo il clima in cui dovrebbero svolgersi le competizioni calcistiche: con i giocatori di tutti i colori che si abbracciano (arrendetevi, la società sarà multietnica), con l'avversario che si complimenta con chi ha vinto, con un arbitro all'altezza che si ringrazia. L'unica nota stonata era il presidente del Senato Schifani: rappresenta e difende il contrario di quello che stava succedendo in quello stadio della capitale spagnola. Doveva essere il contrario: magari la prossima volta mandiamo qualcun altro.
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