mercoledì 2 dicembre 2009

Dimissioni del premier. Mille domande per andarsene

"101 domande per 6000 autori. Quesiti tra il serio e lo scherzoso che hanno come destinatorio un unico protagonista: Silvio Berlusconi. "Caro Papi Natale", che esce a ridosso del "No B.day", è un libro che nasce dal blog "Rassegna Stanca" e che raccoglie le domande che alcune migliaia di persone hanno deciso di indirizzare al presidente del Consiglio per sapere di più sulla sua vita di politico e imprenditore. Tra le tante domande ci sono anche i dieci interrogativi di Repubblica. Alcuni quesiti sono ironici. Del tipo: "Ha iniziato vendendo scope elettriche porta a porta ha finito vendendo bufale a Porta a Porta: può dire di aver fatto carriera?". Altre molto serie: "Lei e Dell'Utri, anche recentemente, avete definito il pluriomicida Vittorio Mangano un eroe. Può essere definito eroe chi ha fatto parte della stessa organizzazione criminale che ha ucciso Falcone e Borsellino?" Tante domande, selezionate tra le moltissime arrivate al sito. Scelte tra le più cliccate, le più irriverenti, le più dirette. Scorrendole si riesce a delineare il percorso dell'epopea berlusconiana dalle origini all'oggi. Cinque capitoli che spaziano dalla politica, al continuo scontro con la magistratura, alla ossessione del complotto per farlo cadere. Ed ancora i difficili rapporti con la stampa. Capitolo a parte lo merita il rapporto di Berlusconi con le donne. Si parte da Noemi Letizia ("è vero che le ha promesso di favorire la sua carriera nello spettacolo?"), si passa per la moglie, Veronica Lario ("mio marito frequenta minorenni"). E via via fino alle veline candidate ("non trova grave aver ricompensato con candidature e promesse le ragazze che la chiamano papi?"). E avanti così, compresa la domanda sulle presunte capacità sessuali del Cavaliere: "A 73 anni tre ore di sesso a notte: è disponibile all'antidoping?". Ma anche le origini della fortuna del Cavaliere finiscono nel mirino. Si parte dalla realizzazione di Milano 2 e da quei 3 miliardi dell'epoca su cui il Cavaliere potè contare. "Da dove venivano?" ci si chiede. E quello dell'origine della fortuna dell'attuale premier è un tema che torna spesso nei quesiti. "Come nasce la Fininvest? Da dove arrivano i miliardi per aumentare il capitale?". Ed ancora: "Come ha fatto a conservate le frequenze tv?". Si arriva così all'oggi e alle leggi ad personam: lodo Alfano e processo breve in primis. Davvero tante le domande. Molte altre non hanno trovato posto nel libro e si possono leggere nel gruppo di Facebook "Dieci (nuove) domande a Berlusconi". Tra i tanti quesiti, spiccano, invece, le parole (senza punto interrogativo) che Bossi, tra il 1994 e il 1999, pronunciò sul Cavaliere: "E' un portaborse di Craxi...è l'uomo della mafia, un palermitano che parla meneghino mandato apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. Da dove vengono i suoi soldi?..Stava nella P2 e guadagna soldi con l'eroina e la cocaina...Ha fatto ciò che ha voluto con le televisioni...Se va a Palazzo Chigi vince il Tecnocrate..Alla fine avrà un posto all'Inferno, perché quello lì non se lo prendono nemmeno in Purgatorio". Sono passati dieci anni e adesso Bossi dice di essere "il miglior alleato di Berlusconi". Forse anche questa giravolta meriterebbe una domanda: "Come mai, Senatur, ha cambiato idea?". (La Repubblica)

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