giovedì 13 agosto 2009
Impeachement del premier. Gli Usa non possono accettare un governo Berlusconi in Italia.
"Svegliati, America. La corruzione? Le escort? "E pensare che basterebbe far parlare i fatti. Nessuna crociata: basterebbe che l'America sapesse. Basterebbe che i giornali americani dessero regolarmente notizia di tutte le accuse che gli vengono mosse e state sicuri che il Congresso e il Presidente esiterebbero a mostrarsi vicini a Berlusconi. Anzi". Anzi? "Quell'amicizia sbandierata in Italia, che l'America oggi ignora, imbarazzerebbe il Congresso. Imbarazzerebbe il Presidente. Qualcuno comincerebbe a porsi delle domande. E sarebbero bei problemi".Roane Carey ne è convinto. "Questa storia è imbarazzante e disturbing, preoccupante, anche per noi americani". Carey è il managing editor di The Nation, il magazine di Katrina Vanden Heuvel che conta tra i suoi collaboratori Naomi Klein, Toni Morrison e Michael Moore, e che a questa "storia imbarazzante" ha dedicato, tra i primi negli Usa, inchieste e reportage. La scorsa settimana una corrispondenza di Frederika Randall sui "pillow talk" del premier (come gli anglosassoni definiscono le conversazioni intime di due partner sessuali) ha riacceso l'attenzione americana sul caso.L'America si è dunque svegliata? Il caso Berlusconi è in prima pagina da Londra a Berlino. La vicenda-escort imbarazza l'opinone pubblica di mezzo mondo. E qui? Per Silvio ieri c'era l'amico Bush e oggi l'amico Obama. "Distinguiamo. Chiaro che l'Italia è un alleato importante soprattutto per il supporto in Iraq e in Afghanistan. Finché non è un problema, Berlusconi è un alleato. Ma da qui a dire che è un amico...".Raccontata da Roma è così: anche dopo il G8 il film è quello. Possibile che Obama non sappia? "Ma non scherziamo. Obama sa: briefing giornalieri, consiglieri che lo informano. Obama sa. Ma può permettersi di ignorare per due motivi. Il primo: la pressione dell'opinione pubblica. Non c'è. L'America è distratta. La recessione si mangia tutto. Quel poco di esteri di cui si parla è sempre quello: l'Iraq, l'Iran. Per voi europei è diverso: un francese, un inglese, un tedesco sono interessati a quel che si coltiva nell'orto del vicino: potrebbe attecchire anche da lui".E il secondo motivo? "La mancanza di pressione e dialogo con la vostra opposizione. Non avete una sinistra forte e anche questo l'amministrazione Usa lo sa. Per Berlusconi nessuna minaccia politica vera. E per Obama, che pure è un presidente progressista, è un problema. Ma la vera questione resta la prima: la pressione dell'opinione pubblica e della stampa Usa".Perché ne è così convinto? "Il sistema politico italiano è in crisi. Attacchi alla libera stampa come succede solo in Iran e Nord Corea. Questa si chiama democrazia a rischio. Succede in Italia, Europa, Occidente. E non è una storia da raccontare?".Insomma Berlusconi è un problema della democrazia e come tale non è solo una storia italiana: riguarda tutti. "Ho provato a cercare un Berlusconi qui da noi. Non c'è. Michael Bloomberg? Sì, un imprenditore che si butta in politica. Un imprenditore dei media, pure. Ma seppure a New York siamo sempre a livello locale. E poi i casi non sono comparabili. In Italia c'è un signore che ha raccolto nelle sue mani il potere economico e il potere politico. Un potere senza confini, totalizzante. Lo usa per attaccare la stampa, per coprire le sue vicende private. No, qui sarebbe inconcepibile. Ripeto: nessuna crociata. Ma come può l'America continuare a tollerarlo lì da voi?". (La Repubblica)
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10 commenti:
hai ragione. mi parli del progetto ilmipaeselatrove.
ilmiopaesealtrove
ti ho chiesto solo di spiegarmi se c'è un progetto nel blog che proponi www.ilmiopaesealtrove.blogspot.com. ora che sono a Gorgona dedico solo una mezzoretta al giorno al web dato che sono con una pennetta a tempo. forse per questo ti sembro laconico. anche se non ho gran voglia di chiaccherare...
Non lo so. Io parlo poco e con poche persone. Non amo chi parla tanto. Comunque, farò uno sforzo...
forse hai ragione, sono un po' misantropo.non so se sia un pregio o un difetto. non posso cambiare la mia natura...
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