martedì 16 giugno 2009

Impeachement per il premier. Non ci resta che un golpe... .

"Golpe. Ma, è possibile? Io non riesco a raccapezzarmi. Tutte le volte che Berlusconi fa un discorso pubblico, circondato da venti guardie del corpo e centinaia di Carabinieri e poliziotti, parla di golpe. D’Alema oggi è preoccupato, bisogna stare pronti. Signori, o le parole non vogliono più dire niente, o c’è qualcosa di strano. C’è qualcosa di strano. Pensate un po’ se Obama parlasse oggi di golpe, di colpo di Stato, negli Stati Uniti. Cosa succederebbe? Qua se ne discute sui giornali così, magari in terza pagina. Guardate che stanno succedendo cose incredibili. Ieri a Portofino stavano mangiando insieme, in una tipica trattoria del luogo, il Tonchetto dell’infelicità e lo psiconano. Cioè il più grande intercettatore della Storia d’Italia, il Tronchetto dell’infelicità, insieme a quello che ha il terrore delle intercettazioni. Una volta si chiamava teoria degli opposti estremismi. Adesso si chiama teoria delle opposte prese per il culo. Allora c’è qualcosa che non quadra. I nostri referenti sono diventi i militari, i poliziotti, i Carabinieri. Che vengono usati anche dallo Stato per dare spiegazioni. A volte ci riescono più democraticamente, a volte meno – col manganello.Allora io mi rivolgo a voi. Generale Siazzu, dei Carabinieri, mi rivolgo a lei Castagnetti, generale dell’Esercito, mi rivolgo a lei Manganelli – un nome spaventoso - capo della Polizia. Dovete fare qualcosa voi. Se Berlusconi parla di colpo di Stato, non bisogna prenderlo sottogamba. Perché lui generalmente attribuisce agli altri quello che vorrebbe fare lui stesso. L’ha già fatto! Ve lo ricordate che l’ha già fatto con i brogli elettorali del 2006? L’ha già fatto con le intercettazioni, quando trovarono una cimice nel suo ufficio – una cimice, era un’aragosta di trent’anni fa. Allora, se c’è qualcosa, bisogna che interveniate voi. Io so, generali, che siete stufi e non ce la fate più. Io so che la Digos e i Carabinieri firmavano ai Vday. Io so che eravate lì a firmare. Io so che non ce la fate più. So che non ce la fate più a respingere i migranti con diritto di asilo. Non ce la fate più ad andare contro le ronde padane, andare contro le leggi che scarcerano i delinquenti. Io so che avete un esaurimento in corso. Fatelo voi, mentre il nano è fuori. Un piccolo golpetto, un golpettino. Un golpettino di quelli morbidi, senza feriti, senza morti. Senza niente. Cento persone. Le andate a prendere al Parlamento. Un centino, tra senatori e deputati. Li portare all’Asinara. Riaprite l’Asinara. Li mettete lì come Falcone e Borsellino, per la loro sicurezza, quando preparavano il processo di Palermo. Dai, fatelo per voi. Fatelo soprattutto per noi. E quando andate a proteggere e a difendere i politici nelle piazze, non state lì, non proteggeteli dai cittadini, proteggete i cittadini invece. Andate al bar. Lasciateli lì, all’esultanza del loro pubblico. Andate al bar. Pago io, pago tutto io! Quindi fatelo per voi, ma soprattutto fatelo per noi. Per i cittadini italiani. Fatelo per la Patria. E fatelo per l’Italia. Viva l’Italia!". (Beppe Grillo)

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