lunedì 19 gennaio 2009

Obama for President. Ecco dove vorrei essere?!?

Ho paura che possa succedere qualcosa come tanti anni fa con John Kennedy e Martin Luther King. Ho paura che questa splendida festa di civiltà possa interrompersi e farci ripiombare nello squallore di sempre. Ma sono felice di vedere cantare, ballare, gridare, condividere, poter finalmente esprimere della bellezza, attendersi qualcosa di bello da chi ci deve rappresentare. L'elezione di Obama e il suo insediamento oggi rappresenta molto per l'umanità, dà speranza ad un mondo che la sta perdendo. Quanto vorrei esserci anch'io, quanto vorrei avere un Italia che potesse esprimere questi momenti nella vita sociale, economica e politica.
Poi, mi guardo intorno, apro la tv, leggo i giornali, giro per le strade e mi viene da piangere. Invece di correre verso la civiltà stiamo tornando indietro, stiamo imbarbarendo, siamo delle vecchie statue di cera che non servono a nessuno se non a se stessi.
Laddove negli Usa le razze cercano di convivere e in Francia ci sono ministri marrocchini e senegalesi, da noi abbiamo al potere la lega padana. Laddove si cerca un dialogo con chi è diverso da noi, abbiamo un presidente della Camera ex e fascista che dice che gli arabi devono pregare in italiano. Laddove si insedia un presidente voluto dalla gente abbiamo un premier ignorante che con l'inganno e la manipolazione è riuscito ad occupare la democrazia insieme ai suoi fidi e vuoti berluscones.
Mentre Bruce Springsteen, Steve Wonder e tanti altri cantano insieme per il loro nuovo presidente, noi abbiamo Veltroni che pensa alla giunta Iervolino di Napoli. Mentre neri, bianchi, indiani, meticci, asiatici mettono le basi per una nuova convivenza al di là dell'Atlantico, noi stiviamo i diversi disperati nei lager di prima accoglienza e li ghetizziamo come non fossero essere umani. Ma nel nostro letto magari facciamo dormire un cane bello satollo di cibo preconfezionato, facendo finta di fare adozioni a distanza. Mentre le ricchezze dovrebbero essere ridistribuite, Chiesa e potere si tengono strette le loro proprietà elargendo la caritas pelosa, stile social card.
Ma oggi vogliamo festeggiare anche noi Obama for President, per non vedere più i bambini palestinesi uccisi, per non sentire più la bomba del 'martire', perchè l'economia sia condivisa, perché la politica sia al nostro servizio, perché l'informazione sia da stimolo e sentinella. Oggi vogliamo credere che anche in Italia tutto questo sarà possibile.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

E' una paura che ci accomuna.
Quando ho letto della macchina supercorazzata costruita mi pare dalla Crysler, capace di resistere anche agli esplosivi, mi è venuta in mente la strage di Capaci.
Ho pensato anche che un bazooka può abbattere un elicottero da guerra, un aereo di linea, che una carica cava può perforare la corazza di un carro armato, fino a 20-25 cm. di spesssore delle torrette.
E allora mi sono detto che era solo un po' vera la protezione offerta dalla nuova macchina.
Certo è che il nuovo presidente degli U.S.A. avrà necessità di molta protezione, la macchina blindata è solo un anello del circuito di sicurezza.
Speriamo bene, quest'uomo, che oggi ha registrato l'84% dei consensi del popolo americano e prima alle elezzioni una valanga di voti, e che è la speranza di una nuova rivoluzione della grande nazione amerciana, deve essere protetto veramente bene: è la speranza di tutto il mondo occidentale.