domenica 29 luglio 2018
venerdì 27 luglio 2018
Master...
Forse qualcuno ancora non ne è venuto a conoscenza. Ma su questa
bellissimo pianeta chiamato Terra esiste qualcuno che, non solo ti
parla di Pace, ma ti indica dove trovarla e provarla concretamente.
Dentro di te, dentro ognuno di noi, esiste quell'esperienza che ti
armonizza con ciò che ti circonda. Solo allora sarà, è, possibile avere
Pace con noi stessi, con gli altri e con il mondo naturale che ci
circonda. Solo allora ci sarà quella Comprensione e Conoscenza di ciò
che siamo e del perché di questo miracolo chiamato Esistenza. Dove
niente ci appartiene ma tutto ci viene donato in abbondanza. Niente è
nostro, nemmeno i nostri figli e la nostra casa, ma ci viene offerto
affinché ne possiamo apprezzare la Bellezza e la Presenza. La paura
della morte sarà offuscata così dalla Bellezza della Vita e da ciò che è
e non muore mai... .
giovedì 19 luglio 2018
Spiaggetta gorgonese...
All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O la prigione o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromessi.
Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O la prigione o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromessi.
La secolare
convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti
ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un
accordo formale di pacifica convivenza.
Invece, con
dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio
luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani sulla storia
e tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza senza nemmeno
aver visionato il sito, accontentandosi di due fotocopie fornite dalla
polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo sull'isola.
Antichi
manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati
abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo
dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola,
chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis
con i propri dipendenti, con la scusa di cooperative di detenuti
estranee al territorio; o magari di svenderla a qualche riccone con la
scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il
vino a 100 euro a bottiglia.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente
fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero
dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a
suo piacimento. Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi
l'isola, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà,
che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i
suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio
per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo firmato un protocollo
d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad
un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza
ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. Invece di ripristinare le
corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione Toscana, che era
l'unica cosa da fare. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni
all'isola per restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma
senza pensare prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un
gorgonese. Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo
politico sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi,
che sembrano non contare ormai nulla.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per questo
stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi
contro il ministero di Giustizia, il Demanio di Stato, il Parco
dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno,
per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi
responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona
e dei suoi abitanti.
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
giovedì 12 luglio 2018
mercoledì 11 luglio 2018
martedì 10 luglio 2018
Repetita iuvant...
I 5 Stelle hanno dovuto stilare un contratto con la
Lega di Salvini per poter governare. Non hanno niente a che vedere con i
leghisti e con la loro visione della politica italiana. Non sono di
sinistra, non sono di destra, non sono populisti, non sono fascisti, non
sono comunisti. E' una nuova esperienza, unica al mondo, di democrazia
diretta, senza intermediazione di gruppi politici, con l'utilizzo delle
nuove tecnologie digitali. Non sono dei cretini, non sono
degli incompetenti ma dei principianti, così come non sono dei santi.
Hanno delle regole ben precise per impedire al massimo corruzione,
burocrazia e tante altre cosette che hanno portato l'Italia allo sfascio
e a non rappresentare più i suoi cittadini, Come in tutte le nuove cose
ci sono dei rischi, anche grossi, ma sempre meno che continuare a
girare in tondo. L'unica alternativa rimarrebbe lo status quo, il non
tentare un vero cambiamento, il non tentare nulla. Quindi, pennivendoli,
politicanti, europeisti da strapazzo e umanitari da copertina, iniziate
a capire quello che succede attorno a voi, invece di piangervi addosso
come se stesse venenedo giù l'apocalisse... .
domenica 8 luglio 2018
Remember Gorgona
All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O la prigione o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromessi.
Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O la prigione o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromessi.
La secolare
convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti
ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un
accordo formale di pacifica convivenza.
Invece, con
dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio
luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani sulla storia
e tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza senza nemmeno
aver visionato il sito, accontentandosi di due fotocopie fornite dalla
polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo sull'isola.
Antichi
manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati
abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo
dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola,
chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis
con i propri dipendenti, con la scusa di cooperative di detenuti
estranee al territorio; o magari di svenderla a qualche riccone con la
scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il
vino a 100 euro a bottiglia.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente
fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero
dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a
suo piacimento. Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi
l'isola, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà,
che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i
suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio
per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo firmato un protocollo
d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad
un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza
ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. Invece di ripristinare le
corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione Toscana, che era
l'unica cosa da fare. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni
all'isola per restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma
senza pensare prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un
gorgonese. Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo
politico sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi,
che sembrano non contare ormai nulla.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per questo
stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi
contro il ministero di Giustizia, il Demanio di Stato, il Parco
dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno,
per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi
responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona
e dei suoi abitanti.
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
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