mercoledì 31 gennaio 2018
domenica 28 gennaio 2018
giovedì 25 gennaio 2018
Rappresentanza...
Non so se riesco ad esprimere il concetto, ma credo che
l'inizio dei nostri problemi nasca quando abbiamo deciso di delegare a
qualcuno noi stessi. Cioé, quando dal singolo, abbiamo fatto la bella
pensata che un organismo, un partito, una causa, un'istituzione, una
multinazionale....avrebbe potuto rappresentarci meglio, in modo da
essere più forti, più 'democratici', e non direttamente responsabili
delle nostre azioni e delle nostre idee. Così ci siamo spogliati di noi
stessi, altri ora decidono per noi, impersonali, irriconoscibli. Così,
l'essere umano ha perso il contatto con se stesso e con ciò che
veramente conta, diventando un numero, una merce, un cittadino... .
martedì 16 gennaio 2018
Noi siamo...
All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
O la prigione o
i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la
storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà
pericolosamente compromessi.
La secolare
convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti
ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un
accordo formale di pacifica convivenza.
Invece, con
dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio
luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani sulla storia
e tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza senza nemmeno
aver visionato il sito, accontentandosi di due fotocopie fornite dalla
polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo sull'isola.
Antichi
manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati
abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo
dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola,
chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis
con i propri dipendenti, con la scusa di cooperative di detenuti
estranee al territorio; o magari di svenderla a qualche riccone con la
scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il
vino a 100 euro a bottiglia.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente
fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero
dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a
suo piacimento. Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi
l'isola, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà,
che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i
suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio
per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo firmato un protocollo
d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad
un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza
ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. Invece di ripristinare le
corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione Toscana, che era
l'unica cosa da fare. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni
all'isola per restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma
senza pensare prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un
gorgonese. Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo
politico sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi,
che sembrano non contare ormai nulla.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per questo
stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi
contro il ministero di Giustizia, il Demanio di Stato, il Parco
dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno,
per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi
responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona
e dei suoi abitanti.
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
lunedì 15 gennaio 2018
domenica 14 gennaio 2018
venerdì 12 gennaio 2018
mercoledì 10 gennaio 2018
Gorgon for free...
All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
O la prigione o
i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la
storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà
pericolosamente compromessi.
La secolare
convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti
ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un
accordo formale di pacifica convivenza.
Invece, con
dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio
luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani sulla storia
e tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza senza nemmeno
aver visionato il sito, accontentandosi di due fotocopie fornite dalla
polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo sull'isola.
Antichi
manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati
abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo
dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola,
chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis
con i propri dipendenti, con la scusa di cooperative di detenuti
estranee al territorio; o magari di svenderla a qualche riccone con la
scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il
vino a 100 euro a bottiglia.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente
fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero
dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a
suo piacimento. Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi
l'isola, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà,
che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i
suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio
per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo firmato un protocollo
d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad
un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza
ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. Invece di ripristinare le
corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione Toscana, che era
l'unica cosa da fare. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni
all'isola per restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma
senza pensare prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un
gorgonese. Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo
politico sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi,
che sembrano non contare ormai nulla.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per questo
stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi
contro il ministero di Giustizia, il Demanio di Stato, il Parco
dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno,
per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi
responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona
e dei suoi abitanti.
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
martedì 9 gennaio 2018
martedì 2 gennaio 2018
Alito...
Oggi ho sentito l'alito della morte. Un brivido di paura mortale
per la prima volta mi ha attraversato. Solo la realtà mi ha confortato.
Sapere di essere finito nell'infinito sempre presente. Poi, assillato
dal quotidiano, sono tornato a scegliere...
Salvare l'etnia gorgonese...
All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
O la prigione o
i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la
storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà
pericolosamente compromessi.
La secolare
convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti
ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un
accordo formale di pacifica convivenza.
Invece, con
dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio
luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani sulla storia
e tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza senza nemmeno
aver visionato il sito, accontentandosi di due fotocopie fornite dalla
polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo sull'isola.
Antichi
manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati
abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo
dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola,
chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis
con i propri dipendenti, con la scusa di cooperative di detenuti
estranee al territorio; o magari di svenderla a qualche riccone con la
scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il
vino a 100 euro a bottiglia.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente
fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero
dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a
suo piacimento. Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi
l'isola, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà,
che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i
suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio
per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo firmato un protocollo
d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad
un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza
ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. Invece di ripristinare le
corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione Toscana, che era
l'unica cosa da fare. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni
all'isola per restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma
senza pensare prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un
gorgonese. Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo
politico sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi,
che sembrano non contare ormai nulla.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per questo
stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi
contro il ministero di Giustizia, il Demanio di Stato, il Parco
dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno,
per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi
responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona
e dei suoi abitanti.
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
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