venerdì 27 gennaio 2017
Punti di vista...
Sarà, ma più vado avanti e più questa vita mi sembra una
grossa fregatura. Che fra l'altro noi viviamo malissimo, fuori dalla
realtà delle cose. Questa bellezza, dentro e fuori di noi, per chi é?
Non per noi, essere finiti, ignari del nostro prima e del nostro dopo. E
se é per noi, perché apprezzare questa esistenza é l'unica cosa che ci
resta da fare, la nostra fine mette tutto a tacere. Manca quella
comprensione del nostro essere finiti, del perché siamo qui
e di dove andremo. Questo, a meno che non ci raccontiamo frottole
religiose, se non peggio, non rende nemmeno la vita degna di essere
vissuta, perché tutto appare inutile, finito, senza senso. Ma di
un'immnesa bellezza... ! Per chi é questa esplosione di vita, per chi?
Che, poi, noi facciamo della nostra esistenza anche una miseria,
abbarbicandoci alla nostra storia di pochi e all'ingessare il nostro
corpo, é un'altra storia. Passiamo di generazione in generazione,
sviscerando noi stessi, senza aver creato niente, se non cose periture
ed inutili, cercando di eguagliare un dio che non conosciamo... .
giovedì 26 gennaio 2017
News...
Sono sempre più allibito dall'incoerenza della maggior parte dei giornalisti italiani. Chiedono di essere rispettati in quanto giornalisti, a prescindere di quello che scrivono o fanno, invocando una libertà costituzionale di cui loro sono i primi responsabili del declino. Ho sentito rispondere a chi si riteneva da anni diffamato e calunniato, che i titoli non li fanno quelli che scrivono gli articoli, ma altri. Ho sentito dire che attaccare i giornalisti é lo stile dei fascisti, anche se non si tratta di giornalismo ma di macchina del fango. Ho sentito dire che una persona sbagliava un congiuntivo, ma non ho sentito e letto niente su chi rubava. Non ho sentito nulla sull'Enel, che ci fa pagare bollette stratosferiche, che ha lasciato senza luce 8 giorni intere popolazioni, ma ho visto titoli di apertura su un sindaco bersagliato a prescindere per un nonnulla. Cari giornalsiti, quando inizierete a fare vera informazione, allora potrete invocare l'art.21 della Costituzione e la libertà di stampa. Non siete i mediatori di una realtà fatta a misura per pochi, non siete più nulla se quella verità che invocate non l'applicate prima a voi stessi... .
mercoledì 25 gennaio 2017
lunedì 23 gennaio 2017
Salvare Gorgona e i gorgonesi. Firma e condividi...
All'isola di
Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed
un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
O la prigione o
i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la
storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà
pericolosamente compromesso.
La secolare
convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti
ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un
accordo formale di pacifica convivenza.
Invece, con
dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio
luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
Un innocuo
sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come
una Treccani sulla storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato
chiuso di forza senza nemmeno aver visionato il sito, accontentandosi
di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e
il cattivo tempo sull'isola.
Antichi
manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati
abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo
dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola,
chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis,
con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di
svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a
riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100
euro a bottiglia.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente
fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero
dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a
suo piacimento. Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi
l'isola grazie alla famiglia Guarenti (tre fratelli cresciuti a
Gorgona) e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua
proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica
adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i
suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio
per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo firmato un protocollo
d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad
un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza
ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. Questo, nvece di
ripristinare le corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione
Toscana. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni all'isola per
restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma senza pensare
prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un gorgonese.
Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo politico
sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per questo
stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi
contro il ministero di Giustizia, il Demanio di Stato, il Parco
dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per
non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili
della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti.
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
giovedì 19 gennaio 2017
Vergogna!
Quello che sta succedendo nelle zone maggiormente colpite dal terremoto, da neve e pioggia, é vergognoso. Solo questo, con dei morti annunciati, meriterebbe l'azzeramento della protezione civile e dell'intero governo. Una vergogna nazionale! Mentre dispieghiamo migliaia di militari in Afghanistan, Libia, Irak, Libano e quant'altro, spendendo miliardi di euro l'anno, mentre diamo venti miliardi a banche colpevoli, non siamo in grado di intervenire massicciamente nelle zone colpite, trovando scuse su scuse. Assistiamo a scene strazianti, mentre dai responsabili degli interventi ti senti dire che bisogna aspettare, non ci sono i mezzi, faremo, proprio mentre intere popolazioni sono abbandonate a se stesse, sono impaurite, attonite, stanno morendo difreddo, per un'inezia. Chiamano l'Enel, le istituzioni, persino 'Chi l'ha visto' o il Papa, ma nessuno risponde, nessuno apre le porte di niente, nessuno si muove. Non hanno nemmeno utilizzato i milioni versati dai cittadini sui cellulari, addirittura dei privati si attivano per portare gruppi elettrogeni e assistenza. Vergognatevi, sparite dalla tv, dimettetevi! Siete l'emblema dell'insuccesso di un'Italia che affonda senza sapere nemmeno perché!
Siamo in guerra...
Siamo in guerra, tutti i giorni, semplicemente per sopravvivere. Non é solo il nostro stile di vita ad essere sbagliato, ma la nostra organizzazione, il nostro sistema, il capitalismo in se. Non usciamo di casa o ci addormentiamo dopo aver goduto di una giornata meravigliosa che qualcuno o qualcosa ci ha permesso di apprezzare. No,ci alziamo ansiosi e andiamo a dormire super stressati. Ci sono Paesi meglio organizzati di noi ed altri peggio. Ma é l'impostazione della vita ad essere sbagliata. Ci bombardano di bisogni che non abbiamo, ci asfissiano con una burocrazia inutile, ci spremono per assicurarci una misera vecchiaia. Ma non é possibile continuare a passare le nostre giornate chiusi in una scatoletta di latta, bella o brutta che sia, ad imprecare verso gli altri, a stare ore ore a guadagnarci una pagnotta che non arriva mai. Per di più sapendo, ma rimuovendolo, che non sappiamo nemmeno l'ora e il luogo della nostra dipartita. No, c'é qualcosa che non va nella nostra impostazione di vita...
mercoledì 18 gennaio 2017
LES JEUX SONT FAITS. RIEN NE VA PLUS...
Anche oggi abbiamo assistito al nostro martirio quotidiano. Un personaggio come Antonio Tajani, grazie al gioco delle alleanze dei partiti nostrani, é diventato presidente del Parlamento europeo. Questa Europa é indifendibile. Abbiamo assistito all'ecatombe degli sfollati del centro Italia, decimati dalla burocrazia e l'inettitudine. Ieri abbiamo scoperto che forse tre carabinieri hanno ucciso di botte un ragazzo che poteva essere nostro figlio. L'altro ieri uno come Trump é diventato presidente della più grande e potente democrazia del mondo. Poi, la Siria, i fili spinati e gli insulti contro i rifugiati, gli attentati contro gente inerme, la fame, il freddo... .
IL MIO STATO IDEALE...
Presidente della Repubblica: Luigi Di Maio
Primo Ministro: Alessandro Di Battista
Ministro della Giustizia: Roberto Saviano
Ministro degli Esteri: Antonio Brindisi
Ministro dell'Economia: esperto di decrescita
Ministro degli Interni: Ilaria Cucchi
Ministero della Sanità: Gino Strada
Ministro della Scuola e della Cultura: Dario Fo
Ministro dell'Informazione: Marco Travaglio
Ministro delle Riforme: Stefano Rodotà
Ministro dei Trasporti: Andrea Di Leo
Ministro dei Rapporti con il Parlamento: Salvatore Zanasi
Ministro dell'Industria: Alessandro Segala
Ministro della Protezione Civile: Giuliano Milana
Ministro del Welfare e del Lavoro: Luigi De Magistris
Ministro dell'Agricoltura: Carlo Petrini
Capo di Stato Maggiore: un pacifista
Capo del Csm: Nino Di Matteo
Presidente della Camera: superpartes
Presidente del Senato: superpartes
Presidenti delle Regioni: emanazione diretta dei cittadini, esclusi i rappresentanti di partiti
Sindaci: emanazione diretta dei cittadini, esclusi i rappresentanti dei partiti
Responsabili enti pubblici e parastatatli, capi delle forze dell'ordine e dei servizi segreti: solo per merito e fuori dall'influenza di qualsiasi partito
Primo Ministro: Alessandro Di Battista
Ministro della Giustizia: Roberto Saviano
Ministro degli Esteri: Antonio Brindisi
Ministro dell'Economia: esperto di decrescita
Ministro degli Interni: Ilaria Cucchi
Ministero della Sanità: Gino Strada
Ministro della Scuola e della Cultura: Dario Fo
Ministro dell'Informazione: Marco Travaglio
Ministro delle Riforme: Stefano Rodotà
Ministro dei Trasporti: Andrea Di Leo
Ministro dei Rapporti con il Parlamento: Salvatore Zanasi
Ministro dell'Industria: Alessandro Segala
Ministro della Protezione Civile: Giuliano Milana
Ministro del Welfare e del Lavoro: Luigi De Magistris
Ministro dell'Agricoltura: Carlo Petrini
Capo di Stato Maggiore: un pacifista
Capo del Csm: Nino Di Matteo
Presidente della Camera: superpartes
Presidente del Senato: superpartes
Presidenti delle Regioni: emanazione diretta dei cittadini, esclusi i rappresentanti di partiti
Sindaci: emanazione diretta dei cittadini, esclusi i rappresentanti dei partiti
Responsabili enti pubblici e parastatatli, capi delle forze dell'ordine e dei servizi segreti: solo per merito e fuori dall'influenza di qualsiasi partito
P.S. Si accettano suggerimenti... . Stipendi compresi tra i 5.000 e i 10.000 euro al massimo
martedì 17 gennaio 2017
Salvare i gorgonesi. Firma e condividi!
All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
O la prigione o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso.
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un accordo formale di pacifica convivenza.
Invece, con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani sulla storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza senza nemmeno aver visionato il sito, accontentandosi di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo sull'isola.
Antichi manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis, con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100 euro a bottiglia.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi l'isola grazie alla famiglia Guarenti (tre fratelli cresciuti a Gorgona) e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo firmato un protocollo d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. Questo, nvece di ripristinare le corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione Toscana. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni all'isola per restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma senza pensare prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un gorgonese. Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo politico sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per questo stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti.
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
Ciao Stefano...
Ti hanno riempito di botte tre guardie bigotte, poi due
medici non ti hanno curato fino alla morte. Ora, però, grazie ad una
sorella meravigliosa e alla tua famiglia, non diranno più che sei morto
per un attacco di epilessia e ti sarà restituita un po' di dignità e
amore. Sì, perché, non si può più accettare che chi viene pagato per
tutelarci diventi il nostro carnefice. Ciao Stefano, giustizia é fatta!
Europe...
Questa Europa é da rifare. Come si può eleggere Antonio Tajani a presidentete del Parlamento europeo? Un uomo di Berlusconi, proiettato su posti importanti solo per appartenenza partitica, a livello italiano ed europeo, non certo per meriti, se non quello del lecchinaggio. E sarà eletto proprio grazie ai voti di quei liberali che hanno pugnalato i 5 stelle alle spalle! Capite ora perché Grillo aveva cercato quell'alleanza, grandi esperti del nulla? Da questa Europa bisognerebbe fuggire il più in fretta possibile, come sta facendo la Gran Bretagna, che ha scelto una via velocissima per la Brexit, per allinearsi non già con questa Europa affossatrice, ma con tutti quei Paesi del mondo che ci staranno a collaborare con loro. Noi invece diamo dei popolusti a chi non vuol stare in questa Europa inutile... ,
lunedì 16 gennaio 2017
domenica 15 gennaio 2017
Ipocrites!
Ma quando in Italia, in Europa e nel mondo indicono la
Giornata del Migrante, guardandosi allo specchio, non si sputano in
faccia?
sabato 14 gennaio 2017
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