sabato 30 gennaio 2016

Salviamo l'isola di Gorgona dall'oblìo...


Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". 
Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.


A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi. Il loro sito é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale con varie pretesti normativi.
L'obiettivo è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini o di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti. 
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla.
.
Se vuoi aiutarci e firmare, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è purtroppo già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio (Regione Toscana, Parco, Comune di Livorno) non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno esclusivamente in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. 
Per ora, per nostra fortuna, non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 

Se vuoi aiutarci e firmare, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

Grazia...

Non importa quanti errori fai, non importa quante nefandezze hai fatto, non importa chi sei, non importa il colore della tua pelle, non importa la tua età, non importa di che religione sei, non importa di che nazione sei, non importa se sei buono o cattivo. Lui, Lei, Esso, chiamalo come vuoi, sarà sempre lì ad aspettarti, sarà sempre lì per te, per riempire quel vuoto che niente può riempire se non l'infinita Grazia. Devi solo chiudere i tuoi sensi e vedere, ascoltare, sentire, gustare. Allora sarai di nuovo e di nuovo riempito da quella Bellezza che é dentro di te. Quando avrai chiuso tutte le porte fuori di te e guarderai dentro, La troverai. E' là per ognuno di noi che siamo vivi... .

Status...

Fino a quando la nostra Costituzione prevede che lo Stato é prioritario rispetto al singolo cittadino non ci sarà mai una vera democrazia. Se poi ci aggiungiamo che questo Stato é un castello di Kafka, inutile e vessatorio, la nostra vita può diventare un inferno per un'inezia. Burocrati nascosti nelle nebbie, super pagati, passeranno sul tuo cadavere senza nemmeno accorgersene, rubando il tuo tempo, calpestando i tuoi sentimenti, umiliandoti senza ragione alcuna.

mercoledì 27 gennaio 2016

Giornate della memoria...

Sono d'accordo, l'Olocausto é stata una cosa orribile abominevole, impossibile anche da immaginare. Va ricordato per non ripetere le stesse ignominie. Ma non ci si può fermare a ricordare cose passate senza guardare quello che succede sotto i nostri occhi. Non si può girare lo sguardo all'indietro facendo finta di non vedere quello che sta succedendo ora.
Tre terzi della popolazione mondiale vive sotto la soglia di povertà, non ha cibo, non ha acqua. Milioni di profughi vivono e fuggono da continue guerre, di cui noi occidentali siamo in parte responsabili. Centinaia di migliaia di persone, compresi bambini, muoiono annegati perché gli impediamo di entrare regolarmente nelle nostre nazioni egoiste. Gli stessi ebrei, che furono oggetto di tanta sciagura, oggi opprimono il popolo che li ospita... .
Inutile ricordare olocausti passati se non affrontiamo quelli dei nostri giorni...!
Altrimenti celebriamo soltanto la nostra ipocrisia, di oggi e di allora!

giovedì 21 gennaio 2016

Mi dissocio...

Il bambino di una volta non c'é più. Ha lasciato spazio ad un uomo privo di sentimenti, colluso con il potere, un presentuoso senz'anima...

Mi dissocio pubblicamente da quello che dirà da adesso in poi mio cugino Andrea Romano, ora deputato pd, ex montiano, montezemoliano, dalemiano e gramsciamo. Mi dissocio perché mi fa schifo che un membro della mia famiglia si possa svendere per un po' di notorietà, si possa ergere a nuovo sgarbi in cambio di un seggio in parlamento e qualche vile denaro. Mi dissocio perché l'ho visto crescere, gli voglio bene, so chi é, ma non riesco più a credere a quello che vedo e sento. Un esempio di mercificazione mediatica che sacrifica tutto, affetti e valori, passato e presente. Caro Andrea, mi dissocio e non voglio più avere niente a che fare con te!

Nero e colpevole...

Stasera, tra un'oretta, voglio seguire su rai 3 l'intervista della bravissima Leosini a Rudy Guedé, il ragazzo ivoriano che ha patteggiato la pena per l'omicidio della studentessa Meredith a Perugia. Voglio darmi una risposta su come la giustizia italiana funzioni, perché qui ci sono due sentenze che dicono due cose opposte: Guedé avrebbe ucciso - probabilmente non troppo lucido - la povera Meredith, insieme ad altri che erano nella casa, E c'erano solo Amanda Knox, americana, e il suo ragazzo italiano, Raffaele Sollecito. Entrambi assolti e liberi. Voglio proprio sentire che cosa dirà l'ivoriano, in galera, mentre gli altri due l'hanno fatta franca. Voglio proprio vedere come possa ancora dirsi la giustizia italiana uguale per tutti, mentre un nero senza protezioni va dentro, e un italiano ben assistito e un americana arrogante - come sanno esserlo tanti altri statunitensi che considerano il mondo alla loro mercé - l'hanno fatta franca... . Voglio proprio capire...per questo vedrò, in via del tutto eccezionale, questa schifosa tv... .

venerdì 15 gennaio 2016

Firma per liberare Gorgona...


Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". 
Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.


A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi. Il loro sito é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale con varie pretesti normativi.
L'obiettivo è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini o di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti. 
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla.
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Se vuoi aiutarci e firmare, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è purtroppo già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio (Regione Toscana, Parco, Comune di Livorno) non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno esclusivamente in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. 
Per ora, per nostra fortuna, non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 

Se vuoi aiutarci e firmare, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

giovedì 14 gennaio 2016

Uno...

In fondo, siamo un unico essere in miliardi di forme diverse.
Ma riusciamo a fare la guerra contro noi stessi, a fare l'amore con noi stessi, a scontrarci con noi stessi in religioni e credo diversi. 
Siamo l'emanazione unica di qualcosa che non muore mai, ma che si trasforma, che nasce e muore in rappresentazioni sempre uguali e diverse allo stesso tempo. 
Respiriamo anche la stessa aria.
Chiusi nel nostro guscio individuale,abbiamo creato fredde cattedrali per fermare il mutabile, per formulare teorie che ci dividono.
Belli nella nostra unicità, perduti senza la coscienza di essere parte di un tutto, noi come qualsiasi cosa che ci circonda.
Viviamo la stessa vita in epoche diverse nella spazio di un lampo, condividiamo la stessa bellezza da infiniti punti di vista lontano dalla vera realtà.
In fondo, noi tutti siamo gli stessi, condividiamo la stessa esistenza, siamo emanazione della perfezione eterna, che é... 

mercoledì 13 gennaio 2016

Donna...

Se non ci fossero andrebbero inventate.
Che mondo freddo ed ostile sarebbe senza la grazia di una donna.
Solo il loro muoversi, la loro femminilitò, la loro fermezza ed arrendevolezza allo stesso momento, la loro sublime bellezza e tante altre piccole e grandi cose rendono quast'esistenza degna di essere vissuta.
Per un uomo, dalla mattina alla sera, il suo obiettivo principale rimane quello di incrociare lo sguardo con una donna che gli piaccia, conquistarla, stare insieme a lei, consumare il consumabile.
A volte, nel grigiore maschile, solo una movenza, un viso, un bacino ricco di vita, delle gambe, uno sguardo, riescono a ravvivare la bellezza, la gioia di vivere, a sopire qualsiasi pulsione.
La donna, che regalo incredibile!

martedì 12 gennaio 2016

Gioco

E' se fosse tutto un gioco e ci stiamo prendendo troppo sul serio? 
Oggi ho preso il trenino per andare a Termini. Un incubo. La voglia di tornarmene a casa mia. Carrozze sporche, gente incrugnita assiepata, una tristezza generale infinita. Poi sono passato sopra il Gra e ho visto le auto incollonnate. Mi sono detto che no, quella vita era veramente un inferno. 
Poi pensavo alle infinite guerre, a quei profughi che corrono lungo i binari che noi rifiutiamo, ai morti annegati, ai bombardamenti, alla miseria, alla fame, all'accaparramento, alle ingiustizie, alle ore passate davanti ad una tv falsa e becera, ai nostri ruoli strampalati da madonnine inflilzate, alle processioni imbalsamate di un dio chiuso dentro ad una pietra, ad un sistema incomprensibile di vita che chiamiamo civiltà.
Se questa vita, invece, fosse solo un bellissimo gioco, come siamo arrivati a rovinarci una splendida festa trasformandola in un incubo?

lunedì 4 gennaio 2016

Pornovergogna...

Se c'è una cosa che mi ripugna é la pornografia. Svilisce l'essere umano a cosa, ne imbavaglia le pulsioni svuotandole del sentimento. Non voglio parlare di quella che poi si spinge oltre, oltre ogni limite della decenza umana e vivente. Devo dire che, in particolare momenti, ne sono stato vittima, non posso certo fare l'ipocrita, mentre a volte é stato un espediente per divertirsi o risvegliarsi con qualche focosa amante. Quello che non riesco a capire é perché questa vergogna non venga combattuta, chiudendone i siti o qualsiasi altra fonte. Provate ad andare su google o altri motori di ricerca, é uno schifo alla portata di tutti, lì spiattellato per sfruttare le nostre misere debolezze. A me hanno chiuso un sito sull'isola di Gorgona, dove c'era pura informazione, mentre questi miserabili siti sono ancora lì... . Ma che fa chi deve vigilare su questa m.?!?

Tornare a Gorgona...



Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". 
Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.


A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi. Il loro sito é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale con varie pretesti normativi.
L'obiettivo è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini o di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti. 
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla.
.
Se vuoi aiutarci e firmare, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è purtroppo già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio (Regione Toscana, Parco, Comune di Livorno) non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno esclusivamente in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. 
Per ora, per nostra fortuna, non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 

Se vuoi aiutarci e firmare, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

sabato 2 gennaio 2016

Marijuana

Avete mai visto una piantina di marijuana con le sue foglie? Ha l'aspetto malefico di una piantina velenosa, ma con le sembianze vellutate di qualcosa che appare accattivante. E' così che corrompe i nostri giovani fingendosi innocua, passando di man in mano dai trafficanti senza scrupoli, che ne inneggiano la leggerezza e la bontà, ai nostri adolescenti. Tutto sarebbe più semplice se fosse venduta liberamente, come in Olanda per esempio, così come succede per le mortali sigarette e il ben più pericoloso alcol, almeno da evitare ai nostri ragazzi, oltre a falsi momenti di benessere, credendosi più fighi perché trasgressori, magari anche il carcere per qualche grammo in più. Malefica pianta, ormai diffusissima tra la nostra gioventù, forse meno pericolosa di altre droghe, ma sempre surrogato di una bellezza e leggerezza che di certo non alberga in una fogliolina tanto malefica. Basta solo guardarla... .

Un reddito per non morire...


Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!

C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

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Mandarino...



Avete mai guardato da vicino un mandarino, un arancio, un fiore, un carciofo, una qualsiasi cosa nasca dalla terra, anch'essa madre miracolosa. Sicuramente sì.
Oltre che a mercificarlo per mangiarlo, ne avete mai apprezzato la bellezza, la perfezione, la meraviglia di un qualcosa che noi al massimo abbiano cercato maldestramente di modificare alterandone il dna.
Avete mai guardatoo un essere umano con gli stessi occhi?
Non avete visto in quella creazione l'opera meravigliosa di qualcosa o qualcuno che ci ama e ci sta facendo un dono, il più bello dei doni, quello dell'apprezzamento della bellezza... ?