giovedì 30 aprile 2015

Reddito minimo per tutti!


Da qualche mese è in corso una nuova petizione:
Reddito di cittadinanza in Italia per tutti quelli che ne hanno bisogno!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se le persone si attivano. Ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.
Condividi e diffondi il più possibile!


«In Europa è rimasta soltanto l’Italia senza un reddito minimo garantito. Persino la Grecia, che versa in condizioni economiche più drammatiche delle nostre, ha approvato questa fondamentale misura di protezione sociale. Entro questo mese partirà il progetto pilota in 13 comuni greci con dei criteri di assegnazione basati sul reddito e sul patrimonio
Il reddito minimo garantito greco, per esempio, andrà da un minimo di 200euro a un massimo di 500 euro al mese. Entro la fine del 2015 tutta la Grecia usufruirà del reddito minimo garantito. Anche il governo cipriota ha introdotto il reddito minimo garantito. Siamo davvero rimasti gli unici a non averlo»

Del reddito di cittadinanza potrà beneficiarne chiunque abbia perso il lavoro e chi, pur lavorando, non riesca a superare la soglia minima di sopravvivenza: nel primo caso verrà erogato il contributo massimo di 600 euro; nel secondo caso lo Stato provvederà ad integrare il reddito fino a quota 600. L’importo sarà calcolato sulla base del nucleo familiare, ma l’aiuto verrà erogato ad ogni membro. Esempio: una famiglia è composta da due persone, una percepisce un reddito di 400 euro al mese e l’altra non ha entrate. Il primo componente riceverà 200 euro (per arrivare a quota 600), il secondo riceverà il contributo pieno e per ogni figlio a carico aumenterà l’importo del sostegno. Andrà ad integrare anche le pensioni minime .I centri per l’impiego offriranno a chi è disoccupato fino a tre offerte di lavoro, inzialmente “congrue”, ovvero adatte al suo curriculum.

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Firma per liberare l'isola di Gorgona dalla burocrazia!



Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a 
due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona e il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti, da parte del ministero di Giustizia che gestisce la prigione, di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona. 
L'obiettivo di questi mediocri burocrati, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa delle cooperative per detenuti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese. Qui il paese e i pianosini sono definitivamente stati fatti allontanare, mentre il ministero di Giustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento, senza spendere un euro.
Per questo motivo sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con Gorgona, impedendo così qualsiasi accesso civile all'isola.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per firmare clicca qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani, anche se non farà un solo contratto, come sta succedendo per la riduzione del 15 per cento di richiesta gas in tutt'Italia
Per questo motivo è oggetto di un esposto presso l'Antitrust.
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare clicca qui sotto:

Rai

Guardando casualmente i programmi del servizio pubblico rai, del quale la popolazione italiana paga un canone obbligatorio non si sa bene perché, mi chiedo da tempo a chi sono indirizzati la maggior parte di programmi demenziali a cui assisto. 
Lo sport sembra rimasto agli anni luce, con giornalisti presentatori imbalsamati che parlano e ridacchiano tra loro mostrando immagini della loro giovinezza come fosse storia di tutti, e dove abbiano perso il campionato, la formula uno e tanti altri sport che non possiamo più vedere in diretta. 
I programmi di intrattenimento sembrano fatti per un ospizio di ottantenni ottusi e di casalinghe rincretinite, con ancora primi piani di presentatrici e presentatori ebeti, magari abbronzati con il sorrisetto finto stampato sulle labbra liftate, che ripetono i soliti luoghi comuni all'infinito. 
Giornalisti, che una volta forse facevano il loro mestiere, appaiono come esperti del nulla ad interpretare il nulla del pd esistente, in ameni talk show anch'essi inguardabili, tanta è la noia che ti assale nel vedere e sentire le ripetizioni delle macchiette di se stessi. 
Le solite facce, ormai imbalsamate da trucchi inguardabili, che si sono impossessate da mezzo secolo del nostro servizio pubblico, occupato da dirigenti asserviti alla politica, ci ammorbano l'aria già fetida.
La società che la reai dovrebbe rappresentare non esiste, sostituita da un'altra realtà pubblicitaria inventata dai guitti di turno che continuano a rubare i nostri soldi e le nostre risorse. 
Tanto che se guardi dalla finestra di casa tua vedi un mondo, quello reale, mentre se guardi la rai vedi solo un triste film inventato da pochi mediocri che si sono impossessati anche del tuo televisore.

Liberarsi da quelli della Leopolda

Liberiamoci da quelli della Leopolda o ci uccideranno. Sono tutti dei fighettini stupidi e saputelli cresciuti nella politica borghese pd. Stanno trascinando il Paese verso un monolito senz'anima, contando sulle macerie lasciate dai loro predecessori, impedendo qualsiasi vero cambiamento possibile, con l'aiuto di istituzioni e uno Stato asfittico, fini a se stessi. Sono degli imbonitori da strapazzo che, con la complicità di media asserviti ed incompetenti, fa finta di cambiare con riformicchie da quattro soldi, tanto da far fessa un'Europa di burocrati che risponde solo alle banche e agli stessi partiti lobbisti . Bisogna liberarsi subito da questi vecchi vestiti da giovani radical chic, figli di papà cresciuti nella bambagia del non lavoro, che ci stanno portando ad una dittatura di mediocri.

mercoledì 29 aprile 2015

Italicum

Se approvano con la fiducia questa nuova legge elettorale la nostra democrazia è definitivamente morta. Non solo la legge è fatta con i piedi per continuare ad eleggere dei nominati, non solo viene fatta da un Parlamento delegittimato e sotto controllo di partiti di nominati con il premio di maggioranza, ma se non viene nemmeno discussa e condivisa dalla maggior parte di questi partiti di nominati, non ha nessun valore. Stiamo parlando della base di questa democrazia già moribonda, di quella rappresentanza che deve guidarci. Approvata così significa che il voto non ha più un significato certo e che la democrazia in Italia non esiste più perché è stata occupata. Allora non rimarrebbe che una vera rivoluzione!

martedì 28 aprile 2015

Scuola

Credo che i professori delle nostre scuole siano rimasti indietro, mentre i nostri ragazzi sono avanti nel tempo. Credo non si rendano conto di essere rimasti ancorati a 50 anni fa, mentre i loro figli si stanno abbeverando alla cultura del mondo senza passare dai libri. A volte quando vado a parlare con gli insegnanti dei miei ragazzi mi viene l'angoscia, mi sembra di parlare con del monoliti spenti. E mi rendo conto della sofferenza di stare su dei vecchi banchi e di doverli ascoltare, senza più essere depositari di un bel niente, ma solo di un pezzo di carta. No, questa scuola, non è più al centro del mondo... .

lunedì 27 aprile 2015

Reddito per tutti!


Da qualche mese è in corso una nuova petizione:
Reddito di cittadinanza in Italia per tutti quelli che ne hanno bisogno!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se le persone si attivano. Ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.
Condividi e diffondi il più possibile!


«In Europa è rimasta soltanto l’Italia senza un reddito minimo garantito. Persino la Grecia, che versa in condizioni economiche più drammatiche delle nostre, ha approvato questa fondamentale misura di protezione sociale. Entro questo mese partirà il progetto pilota in 13 comuni greci con dei criteri di assegnazione basati sul reddito e sul patrimonio
Il reddito minimo garantito greco, per esempio, andrà da un minimo di 200euro a un massimo di 500 euro al mese. Entro la fine del 2015 tutta la Grecia usufruirà del reddito minimo garantito. Anche il governo cipriota ha introdotto il reddito minimo garantito. Siamo davvero rimasti gli unici a non averlo»

Del reddito di cittadinanza potrà beneficiarne chiunque abbia perso il lavoro e chi, pur lavorando, non riesca a superare la soglia minima di sopravvivenza: nel primo caso verrà erogato il contributo massimo di 600 euro; nel secondo caso lo Stato provvederà ad integrare il reddito fino a quota 600. L’importo sarà calcolato sulla base del nucleo familiare, ma l’aiuto verrà erogato ad ogni membro. Esempio: una famiglia è composta da due persone, una percepisce un reddito di 400 euro al mese e l’altra non ha entrate. Il primo componente riceverà 200 euro (per arrivare a quota 600), il secondo riceverà il contributo pieno e per ogni figlio a carico aumenterà l’importo del sostegno. Andrà ad integrare anche le pensioni minime .I centri per l’impiego offriranno a chi è disoccupato fino a tre offerte di lavoro, inzialmente “congrue”, ovvero adatte al suo curriculum.

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domenica 26 aprile 2015

Firma e Gorgona si salverà!



Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a 
due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona e il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti, da parte del ministero di Giustizia che gestisce la prigione, di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona. 
L'obiettivo di questi mediocri burocrati, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa delle cooperative per detenuti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese. Qui il paese e i pianosini sono definitivamente stati fatti allontanare, mentre il ministero di Giustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento, senza spendere un euro.
Per questo motivo sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con Gorgona, impedendo così qualsiasi accesso civile all'isola.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per firmare clicca qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani, anche se non farà un solo contratto, come sta succedendo per la riduzione del 15 per cento di richiesta gas in tutt'Italia
Per questo motivo è oggetto di un esposto presso l'Antitrust.
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare clicca qui sotto: